Ennesima figuraccia dell’Osservatorio che ha classificato la gara tra Ancona e Civitanovese ad alto rischio, con divieto di vendita dei biglietti la domenica dopo le 12:00, creando malumori ai botteghini a tutte quelle persone che, non avendo potuto acquistare il tagliando durante la settimana, o non essendo a conoscenza del divieto, hanno trovato gli stessi botteghini chiusi. Leggo sul quotidiano locale le lettere di numerosi papà che hanno provato a spiegare ai loro figli in lacrime che per colpa di qualche “cervellone” non potevano assistere ad una gara di calcio.

Chi si aspettava scontri fra le opposte tifoserie, cariche e lacrimogeni sparati dalle forze dell’ordine e crani sanguinanti ci sarà rimasto male, visto che le due tifoserie non si sono scambiate neanche un coro offensivo e che nel dopo gara ognuno ha preso la via di casa senza creare problemi.

Tornando alla gara, secondo derby consecutivo per i rossoblu del “Citanò” che, in una partita che valeva il primato in classifica, hanno riempito il settore del “Del Conero” in quasi 500 unità, iniziando a cantare già prima del fischio d’inizio. Per loro poco colore offerto, tranne qualche bandiera sventolata a più riprese e una modesta cartata ad inizio partita. L’ultima volta che li avevo visti all’opera, sempre in Ancona, erano divisi in due gruppi, oggi invece si presentano tutti uniti, dando vita a 90 minuti di battimani e cori; con la loro squadra in vantaggio sin dai primissimi minuti, hanno spinto i giocatori a difendere il risultato e a portare a casa i 3 punti. Nella ripresa alzano uno striscione a favore degli ultras vittime della repressione seguito da una serie di cori per i diffidati e per chi paga la colpa di amare i propri colori.

Capitolo curva nord: “Immenso come il cielo, profondo come il mare, l’abbraccio che ti vogliamo regalare”, così i Dorici ricordano Rocky, un ultras biancorosso prematuramente scomparso, con l’applauso di tutto lo stadio, ospiti compresi, onorando la memoria dello sfortunato ragazzo nel giorno che sarebbe stato del suo compleanno.

Oggi al “Del Conero” c’è il pubblico delle grandi occasioni, con quasi 3.000 spettatori, segno che malgrado tutto questa squadra è ancora nel cuore di molti. Tifo potente ad inizio partita per gli anconetani, nonostante il vantaggio ospite nei primi minuti, numerose le mani alzate e splendidi i susseguenti battimani. A più riprese faranno esplodere numerosi bomboni e risulteranno davvero molto colorati, con bandiere sempre al vento e stendardi alti, alcuni di pregevole fattura. Ad inizio secondo tempo si esibiscono in una “coriandolata” vecchia maniera, e poco dopo eseguiranno una sciarpata bella da vedere ma poco partecipata a livello canoro. Esplodono al pareggio della loro squadra ma, anche se l’Ancona sfiori più volte il vantaggio, dovranno accontentarsi di un pareggio che, in definitiva, lascia l’amaro in bocca ad entrambe le tifoserie.

Francesco Fortunato.