A distanza di oltre 25 anni, se la memoria non m’inganna, torna a disputarsi l’incontro tra Andria e Trani, derby molto più sentito in passato. In questi anni molto è cambiato, gli andriesi sono diventati una tifoseria matura e rispettata, mentre i Tranesi provano ad andare avanti, nonostante la loro squadra non sia in grado di offrire palcoscenici migliori eppure, a dispetto di tutto, loro ci sono, “stilosi” come pochi, almeno in queste categorie.

Quale derby mi aspettavo di vivere? Dispiegamento ingente di forze dell’ordine, tifoseria ospite pronta a cercare il contatto, tifoseria di casa che presidia il territorio, fumogeni e torce durante tutto l’arco del match e soprattutto molti striscioni ironici. Purtroppo non ho assistito allo spettacolo che sognavo. Ma se sul piano coreografico entrambe le tifoserie hanno peccato, sul piano canoro il derby è andato oltre le mie più rosee aspettative.

I 150 tranesi al seguito, prima del match, hanno offerto una discreta torciata, condita da una bella sciarpata. Presenti tutti i principali gruppi, anche se solo gli Irascibili hanno attaccato il loro striscione. Parecchi gli insulti agli Andriesi. Fuori dall’impianto di gioco, fonti polizia locale a mezzo stampa, alcuni Tranesi sono stati aggrediti dagli Andriesi ma, non avendo assistito, non mi permetto di entrare nello specifico e non posso testimoniare se si trattasse di semplici tifosi isolati, di contatti fra gruppi o altro.

Capitolo tifosi di casa: devo essere sincero, non mi piace il loro stile, ma devo riconoscere che la curva andriese meriterebbe molto di più di un misero campionato di Eccellenza. Novanta minuti di tifo, con veri e propri boati, ma soprattutto un entusiasmo da fare invidia a tante altre piazze. Seppur negli ultimi 20 anni le loro strade si siano divise, la tifoseria di casa non ha mancato di far notare ai Tranesi la scarsa simpatia nutrita nei loro confronti, evidente segno, questo, di umiltà:  molti, infatti, avrebbero snobbato i loro cugini calcisticamente “meno fortunati” preferendo rinfocolare altre rivalità, che magari poi non esistono. Gli Andriesi invece hanno fatto capire che il campanile è importante, e che se il Trani ha avuto la sfortuna di annaspare nei campionati inferiori, questo di certo non ha cancellato vecchie ruggini. A fine partita, per quanto riguarda l’ordine pubblico, nulla da registrare.

Benny Fuzio.