Si respira aria di entusiasmo a Ferrara in questi tempi, entusiasmo dovuto principalmente alla seconda posizione in classifica occupata dalla formazione estense. In città non si parla d’altro, se non di questa piacevole sorpresa. Ben pochi ad inizio campionato avrebbero ipotizzato una situazione di questo genere.

La settimana antecedente la sfida con bianconeri romagnoli, si apre con la consueta caccia al tagliando, con i biglietti dei settori locali finiti in appena due giorni di prevendita. La capienza limitata purtroppo costringe molte persone a restare fuori, lo stadio necessita di lavori per la ristrutturazione del settore gradinata e la costruzione della nuova Curva Est destinata alla tifoseria ospite: progetti e incontri non mancano, ma è il poco tempo a disposizione in estate a preoccupare principalmente.

Si riempiono con abbondante anticipo i settori di casa. Prima qualche coro e fischio accompagna l’ingresso nel settore ospite dei romagnoli, poi un sciarpata, contornata da diversi due aste colora la Ovest: tutto sommato un buon impatto visivo.

Il solito repertorio fatto da battimani e ripetuti a più riprese, con il tamburo a scandirne il ritmo, caratterizza di fatto il tifo locale, che raggiunge l’apice dopo il gol del vantaggio poco dopo la mezz’ora del primo tempo. Nella ripresa il tifo si manterrà su buoni livelli. Uno striscione indirizzato agli amici dorici in merito alle vicissitudini che sta attraversando la loro squadra, viene aperto al centro della curva e diversi pure sono i cori offensivi indirizzati agli ospiti, specie dopo la seconda rete biancoazzurra

Gli ospiti, nonostante siano alle prese con una squadra ai bassifondi della classifica, si presentano al Mazza con buoni numeri, le presente si attestano infatti sulle 1.000 unità. Sono autori di una discreta prova. I gruppi della Curva Mare si raccolgono dietro le loro consuete pezze, al centro del settore, mentre il tifo in più di un’occasione coinvolgerà buona parte dei convenuti. Su buoni livelli la prima mezzora, fino al primo gol al passivo, poi nonostante il risultato avverso sul campo, si faranno sentire con manate, cori secchi e un paio di bandiere sempre alte. Molto bella da vedere la loro sciarpata sulle note di “Romagna mia”, globalmente si danno da fare fino alla fine, seppur alla distanza la loro intensità, complice il risultato sfavorevole, calerà. Al triplice fischio qualche parola grossa indirizzata alla squadra mentre si avviava a salutare il proprio pubblico sotto il settore, grande festa invece sul lato opposto per il momentaneo primo posto conquistato e per il sogno promozione in massima serie che manca da ben 49 anni.

Enrico Garutti.