Ritorno a Canistro a distanza di una settimana per il turno successivo della Coppa Italia d’ Eccellenza (riservata alle squadre vincitrici della Coppa Italia della propria regione), giunta ormai nella fase cruciale. Difatti quest’oggi si gioca l’andata delle semifinali, e come la volta scorsa il Paterno gioca nuovamente sullo splendido manto erboso di Canistro, non avendo un campo adeguato nel proprio paese.

La sfida odierna è contro il Troina, squadra siciliana che ben si sta comportando anche in campionato, che peraltro rischia di vincere.

Mi muovo alla volta di Canistro spinto dalla curiosità di vedere all’opera gli ultras del Troina (di cui si dice un gran bene), che per questa trasferta lunga e disagevole giungono a bordo di un Transit, come vedrò a fine gara.

Quando arrivo non manca tantissimo al fischio d’inizio, fissato per le 15; per cui tempo di sbrigare le formalità e sono già in campo con l’occhio rivolto al settore ospiti, in cui sono presenti una ventina di tifosi. Metà di loro sono ultras; già nel prepartita intonano cori accompagnandoli con battimani, oltre ad effettuare una bella sciarpata con il conseguente roteamento delle stesse in aria.

Parlando dei padroni di casa, posso affermare, come la volta scorsa, che attaccano uno striscione con la scritta Paterno ed un bandierone nero-azzurro ma non hanno un gruppo ultras e quindi nella piccola tribunetta locale, con qualche vuoto, si assisterà alla partita tutti seduti e non ci saranno cori ma solo urla isolate in concomitanza degli eventi rilevanti della partita.

Il Nucleo Imakera, gruppo portante rossoblù, ha campo libero ed è come se la loro squadra giocasse in casa.

Con l’entrata delle squadre in campo i ragazzi siculi accendono un fumogeno rosso a colorare il settore e sventolano il bandierone del gruppo, una bandiera con la Trinacria ed alzano uno stendardo.

Nel primo tempo il tifo è abbastanza continuo, seppur ci siano delle pause ma che rimangono poche. Inoltre si fanno sentire e vedere con frequenti battimani e viene sventolato discretamente il bandierone, mentre con minor frequenza la bandiera e lo stendardo.

Nella seconda frazione i ragazzi rossoblu continuano a cantare ma il tifo è meno continuo, intervallato da un numero maggiore di pause rispetto alla prima parte di gara. Sicuramente il caldo e l’assenza di una tifoseria con cui confrontarsi avrà influito. Ci sono comunque cori accompagnati da battimani, mentre anche le sbandierate sono meno frequenti (difatti verrà sventolata solo la bandiera della Trinacria, ma poche volte).

Alla mezzora il Troina passa in vantaggio, siglando il gol della vittoria e facendo gioire il manipolo di tifosi rossoblù che dopo la rete riprendono a tifare con maggiore intensità e soprattutto continuità. Tantissimi i battimani ad accompagnare i cori e le bandiere che riprendono a sventolare con vigore fino al fischio finale avvenuto dopo quattro minuti di recupero.

Quindi festa grande per gli ospiti, con la squadra a festeggiare sotto al settore dei propri tifosi, che esultano accendendo una torcia e sventolando un paio di bandierine per una vittoria importante che mette in una posizione di vantaggio il Troina in vista della gara di ritorno tra una settimana in Sicilia.

Vado via soddisfatto di aver visto una tifoseria che si sta affermando in ambito regionale, nonostante il paese conti poco più di novemila abitanti.

Marco Gasparri.