Non è l’anno migliore per i tifosi del Varese. Questo vale non solo per questioni calcistiche, ma anche sugli spalti dove, a parte l’ovvia conseguenza umorale all’andamento altalenante della squadra, continua a trascinarsi l’onda lunga dei fatti del derby. È successo quello che è successo, per colpa degli attori primari, ossia i tifosi responsabili degli scontri che stanno ovviamente pagando, e per colpa anche delle mancanze di chi gestiva l’ordine pubblico i quali, altrettanto ovviamente e come prassi italica consolidata, non stanno pagando. Sarà per questa ragione che tutta la parte insoluta del debito, per un malinteso senso di giustizia intesa in via unilaterale, viene caricato ulteriormente sulle spalle di chi sta già pagando e perciò, a parte il fardello di daspo e processi penali, ancora si susseguono divieti e restrizioni in ogni partita del Varese.

Questa volta il divieto, di riflesso, ha investito la tifoseria del Pavia, una delle poche tifoserie organizzate del girone di una certa tradizione, che per decisione della Prefettura di Varese s’è vista imporre biglietti nominali, acquistabili esclusivamente in prevendita, e che in ragione di ciò hanno deciso di disertare Varese. Alla fine per il settore ospiti saranno staccati solo 18 tagliandi: è questa la più grande sconfitta e la risposta più semplice quanto esaustiva che si possa dare a quei signori che continuano a blaterare di “riportare gente allo stadio”.

Nel resto dello stadio si conteranno 1.126 spettatori, secondo le stime ufficiali, comprensivi della quota abbonati che consta di 796 unità, ragion per cui è presumibile anche qualche spettatore reale in meno rispetto a tale cifra.

Se dal settore ospiti desolatamente vuoto non c’è niente da segnalare, nella curva di casa, oltre al solito corollario di battimani e cori, degno di menzione è lo striscione con cui si è inteso sensibilizzare su un terribile incendio di natura dolosa che ha colpito un sito patrimonio dell’Unesco, costringendo all’evacuazione diverse persone e segnando danni ingenti alla zona. A dar la caccia a quei malviventi degli ultras, ci si perde di vista i malviventi più pericolosi: effetti collaterali dell’ordine pubblico all’acqua di rose.

In campo finisce 2-0 per la compagine di casa, seconda vittoria e terzo risultato utile consecutivo, anche se la mini-serie positiva non serve a migliorare più di tanto le sorti della compagine biancorossa, ancora fin troppo distante dalle posizioni di vetta.