È una domenica primaverile, quasi estiva, e il Brescia fa visita al VeneziaMestre, allo stadio Penzo di S. Elena.

Match di cartello di questa giornata di Serie B, che vede fronteggiarsi due compagini che hanno calcato i campi della Serie A in tempi non remoti e che sono unite da una storia fatta di rivalità e rispetto.

Complice la bella giornata e l’avversario glorioso, sono tanti ad affollare i vari settori di casa, tant’è che si registra il picco stagionale di presenza, pur non esaurendo il piccolo impianto in ogni suo ordine di posto.

Tantissimi i tifosi della Leonessa arrivati a Venezia, che fanno straripare il settore ospiti di colore e passione come forse mai si era visto in questa stagione. Nonostante la posizione in classifica poco invidiabile, i bresciani non mancano di far sentire il loro supporto, anche numericamente, alla squadra, sperando di racimolare punti salvezza importanti.

Stato d’animo opposto in casa Venezia i cui tifosi invocavano uno sprint della squadra di Inzaghi per avvicinare la vetta della classifica e agguantare un’improbabile, ma non impossibile fino a qualche settimana fa, secondo posto.

La curva di casa, che ormai si attesta sui numeri a cui ci ha abituati per tutta la stagione, non sembra subire troppo il fascino di questo match d’altri tempi e i veneziani non riempiono totalmente il settore di casa.

I precedenti tra le due tifoserie degli anni passati, son sempre stati molto accesi nelle adiacenze dei rispettivi stadi, ma sembrano tempi lontani.

Davvero encomiabile la roboante presenza dei tifosi lombardi quest’oggi in Laguna: in pochi si sarebbero aspettati una tale adesione alla trasferta lagunare, viste anche le ultimissime diffide comminate in seguito agli scontri con la polizia a Foggia.

Non serve nemmeno insistere sul fatto che un match del genere, giocato alle 15:00 di domenica, richiami più pubblico di un match giocato di martedì sera, ma ormai siamo abituati ad un calcio spezzatino che strizza più l’occhio alle televisioni che alla passione di chi affolla le gradinate.

Tornando alla cronaca della giornata, è doveroso sottolineare come i bresciani abbiano riempito completamente la curva nord con cori, colori e bandiere, esibendo un ottimo tifo, costante e incessante, durante tutti i 90 minuti.

I Bresciani, come era prevedibile, si sono disposti nel settore a loro dedicato dietro alcuni stendardi ma divisi in due gruppi separati, divisione apparsa più netta soprattutto nelle sbandierate di un gruppo piuttosto che dell’altro e di alcuni cori non sempre seguiti all’unisono da tutti i presenti in curva nord.

Molto efficaci quando si sono esibiti, sia nel primo che nel secondo tempo, in belle sciarpate e hanno esposto uno striscione di incitamento per il Vikingo, ultras salernitano che ha recentemente avuto problemi di salute.

Dopo il gol del secondo vantaggio il settore diventa a tratti entusiasmante, regalando uno spettacolo bianco e blu davvero apprezzabile.

La curva locale, invece, è apparsa oggi, a differenza dell’ultima gara giocata in casa col Cittadella, più assonnata e priva di stimoli, forse rassegnata a un finale di campionato inaspettatamente anonimo, soprattutto dopo la cocente ma pur meritata sconfitta di Frosinone.

Sicuramente le diffide pesanti dell’anno passato e alcuni dissapori interni influenzano l’andamento del tifo lungo un’intera stagione.

Numerosi comunque sono stati i cori di sfottò tra le due tifoserie, che si sono ripetutamente scambiate calorose “effusioni” vocali per tutti i 90 minuti di gara e oltre. Il tifo comunque, non è mai mancato e anche quando il risultato si è fatto negativo, la Curva Sud Michael Groppello ha continuato a sostenere la squadra.

Nulla da segnalare sotto il profilo dell’ordine pubblico, la giornata si è conclusa senza problemi con i tifosi ospiti che hanno avuto tutto il tempo di festeggiare i tre punti inattesi anche per chi non è potuto essere presente.

Testo di Giovanni Tomelleri.
Foto e video di Luca Marchesini.