Inizio con il botto per il campionato 2017/18 fra la neopromossa Hellas Verona e il blasonato Napoli, forte del suo piazzamento al terzo posto nello scorso campionato che lo ripropone fra le pretendenti al titolo anche quest’anno.

Naturalmente partita ad alto rischio per gli enti di controllo, con notevole spiegamento di forze di polizia venute anche dalle città vicine a Verona.

E la tensione non tarda a manifestarsi: verso le ore 19.00, in un tentativo di contatto fra le due tifoserie, quando alcune auto di tifosi azzurri sono transitate nella vicina tangenziale che si trova a poche centinaia di metri del punto di ritrovo della tifoseria scaligera più calda. Sono volati insulti, bottiglie, qualche sasso ma alcune cariche della polizia verso i veronesi hanno presto riportato la calma e i tifosi partenopei sono poi stati fatti entrare all’interno dello stadio senza altri problemi.

All’interno il clima non era tanto diverso dall’esterno. Sbeffeggiamenti più o meno ironici e insulti vari non si sono fatti mancare da subito, anche con lo stadio ancora semi vuoto.

La Curva Sud chiusa per le seconda volta (la prima con l’Avellino in coppa Italia) ha costretto i butei a trovare sistemazione nella gradinata est superiore, solitamente chiusa. Ben presto si è riempita ben oltre le sue abituali presenze, costringendo tanti tifosi gialloblu a trovare posto nella gradinata ovest o nel parterre. Questo ha reso più sottile la linea di separazione fra le due tifoserie, ma non si è manifestato nessun tentativo di avvicinamento se non per qualche lancio di oggetti estemproaneo.

Il settore ospiti si è andato via via riempiendo prima con tifosi giunti da varie città del nord e poi con circa duecento tifosi provenienti in auto da Napoli che sono entrati praticamente al fischio d’inizio. Lo striscione “CURVA A” è stato esposto verso il centro curva, spostando alcune pezze precedentemente appese. Presente anche la pezza CURVA NORD ANCONA.

Il tifo dei partenopei è stato sostanzialmente buono, forte delle quasi 1.200 presenze, anche se i tifosi che cantavano con una certa continuità erano a volte meno della metà.

Il tifo dei tifosi locali ha mantenuto la solita qualità che si manifesta sempre nelle partite casalinghe. Cori continui per tutta la partita, anche quando il risultato non dava più speranza per il Verona. Davvero apprezzabili nelle occasioni in cui sono state intonate le note di “NON VI LASCEREMO MAI SOLI” e “E QUANDO I BLUE SARANNO IN CIEL”. A contorno continui cori del repertorio gialloblu con davvero pochi momenti di sosta.

Naturalmente gli immancabili sfottò e insulti ai tifosi avversari fra un coro e l’altro, oltre a goliarda tipica dei sostenitori veronesi quando gli stessi gialloblu hanno cantato: “CHI NON SALTA VERONESE È…” e “TORNEREMO IN SERIE B”.

Esposto nel secondo tempo lo striscione “…ECCO I PENTITI DELLA TESSERA!” con cui i veronesi rinfacciano ai napoletani della A di essere ritornati sui propri passi su tale argomento; non a caso la “A” di tessera era evidenziata in azzurro rispetto alle altre lettere dello striscione. Di rimando, i napoletani hanno risposto con lo striscione “COL TELECOMANDO HO CAMBIATO CANALE …ADESSO VIENIMI A CARICARE” che fa ironicamente riferimento ad un vecchio striscione veronese contro i napoletani che, non tesserandosi, preferivano divano e telecomando alla trasferta.

Osservato speciale Insigne al quale, già dal riscaldamento prepartita, è stato dedicato un trattamento vocale particolare contro lui e tutte le “persone a lui più vicine” ancor più che ai giocatori di colore del Napoli. Comportamento poi punito con multa e diffida da parte del Giudice Sportivo.

A fine partita tifosi gialloblu hanno continuavano ad intonare cori di incitamento, nonostante il risultato negativo e napoletani che hanno invece festeggiato i tre punti facilmente conquistati. Prima partita della nuova stagione e già un incontro ricco di interesse e contenuti.

Gianfranco Corradi.