Prima partita ufficiale per il neonato LR Vicenza Virtus, frutto della fusione tra il Vicenza Calcio e il Bassano Virtus 55 voluta da Renzo Rosso, patron del colosso Diesel. Bisogna subito dire che – come prevedibile – chi ci ha rimesso sono i tifosi del Bassano, che hanno visto sparire la loro identità calcistica. Pur non avendo nessun tipo di rancore e odio nei confronti della tifoseria biancorossa, il Gruppo Grappa si è subito schierato contro la fusione e ha poi aderito, un mesetto fa, alla nascita del nuovo FC Bassano 1903.

Certo si ripartirà da categorie prive di stimoli, senza tifoserie avversarie, addirittura si dice dalla I° Categoria. Speriamo qualcosa di meglio per questa città che negli ultimi anni si era fatta conoscere anche per il calcio.  In ogni caso la tifoseria bassanese avrà un bel banco di prova da superare negli anni a venire. In C era tutt’altra cosa: il gruppo, seppur ancora piccolo, stava crescendo di anno in anno.

A Vicenza invece si respira aria di rinascita. La nuova società si preannuncia seria e ambiziosa, qualità assai ambite e attese da troppo tempo dal popolo berico. L’avvento di un nome importante come Renzo Rosso, e anche il fatto che nessun’altro alla fine si sia mosso per salvare il Lane (ricordo le prime due aste fallimentari andate deserte), han fatto si che nessuno, o pochissimi, si siano lamentati per questa fusione Vicenza-Bassano.

Inoltre quasi certamente già dalla prossima stagione sparirà anche il nome Virtus, questo a voler confermare che solo la realtà di Vicenza avrà una continuazione.

Ma veniamo all’incontro di oggi: al vecchio stadio Menti arriva il Chieri, società piemontese neopromossa in Serie D senza alcun seguito di pubblico. Fa un caldo bestiale, è una domenica di fine luglio, ma sono ben 3.300 i tifosi del Vicenza presenti sugli spalti. Niente male visto l’orario e l’afa che impera in città.

La Sud ad inizio gara è bella carica per poi calare con il passare del tempo e non risultare molto incisiva. Bello lo striscione Lanerossi Vicenza 1902 a centro curva. Ai sui lati ci sono le pezze dei gruppi principali, a parte quella della Zona Mucchio. Il gruppo nato nel 2003 è comunque presente con il suo classico bandierone e durante la partita espone lo striscione “BASTA MORTI SUL LAVORO” per sensibilizzare la gente su un tema alquanto triste. La Sud ricorda anche il fratello pescarese Edoardo detto “Mister”, scomparso un anno fa.

Il caldo è talmente insopportabile che l’arbitro per ben due volte sospenderà la partita per permettere ai giocatori di bere dell’acqua. La partita termina 2-1 per i padroni di casa e ora i vicentini sono chiamati a una trasferta molto impegnativa a Palermo il 5 agosto.

Marcello Casarotti