Partita infrasettimanale allo Stadio Romeo Menti tra il Vicenza e la piccola – calcisticamente e geograficamente parlando – Renate, società brianzola fondata da tifosi interisti nel 1947. Il Renate è rappresentativo di un piccolo paese e ha alle spalle una storia che lo vede calcare per lo più i campetti di Prima o Seconda Categoria. Ma da quasi una decina d’anni ha cominciato a farsi conoscere in Italia grazie alle sue presenze prima in Lega Pro Seconda Divisione e in Serie C adesso. Questa sera arriva a Vicenza addirittura da capolista. Arriva però, come era facile da immaginare, senza nessun tifoso al seguito. Renate ha solo 4.000 abitanti: questo già ci fa capire quale possa essere il seguito della squadra e la classica storia da società di paese non ha favorito la crescita di un seguito ultras.

Il Vicenza arriva da una settimana che sembra portare al quanto mai sospirato cambio societario. Il 100% delle quote, a meno di grosse sorprese, finirà a breve nelle mani di una società arabo-lussemburghese chiamata Boreas. Ci vorrà del tempo per capire che intenzioni abbiano e se saranno in grado di dare un futuro decoroso alla “Nobile Provinciale”, ma fatto sta che la tifoseria berica desidera come prima cosa chiudere con il passato.

Di qui la decisone della Curva Sud, tramite un comunicato, di sospendere lo sciopero casalingo del tifo. Tornano quindi pezze, bandiere e bandieroni in curva. Torna anche la gente, che contro la Samb, mettici anche il brutto tempo, aveva disertato lo stadio. Ad inizio gara i bandieroni dei gruppi accolgono i giocatori mentre piano piano la curva si riempie. La prima mezz’ora è abbastanza buona, con cori costanti seguiti da gran parte del centro curva e anche oltre, poi, come spesso succede al Menti, sempre meno gente canta e di conseguenza si abbassa drasticamente il volume della sud. Un vero peccato perché la potenzialità di questa tifoseria è davvero alta e potrebbe recitare seriamente per 90 minuti il ruolo di dodicesimo uomo in campo. Non penso sia un discorso di cori che non si conoscono, visto che i ragazzi, seppur han preso le redini del tifo solo da qualche anno e siano di generazioni più giovani, intonano dal centro curva dietro la pezza “Vicenza” e dal lato “Crew” cori che si sentivano in curva 10, 20 o anche 30 anni fa. Ma questo non basta a far cantare chi ha scelto la curva solo per poter (forse) risparmiare un po’ di soldi di abbonamento rispetto ad altri settori dello stadio. Sarebbe bello poter riservare almeno il centro del settore a chi vuole cantare ed incitare il Lanerossi. Ma capisco che non sia facile.

Bellissimo il coro “Lanerossi Alè” che coinvolge l’intera curva dopo il pareggio biancorosso. Per la cronaca la partita terminerà 1-1. Anche nel “Quadrato”, ovvero nel settore più caldo dei distinti, i ragazzi si fanno sentire e da segnalare la sciarpata molto ben riuscita.

Infine in sud, nel corso del secondo tempo, è stato esposto uno striscione per esprimere vicinanza a Luca Fanesi, ragazzo sambenedettese ferito domenica scorsa durante gli scontri nel post gara a Vicenza e ancora ricoverato al San Bortolo. A lui va un sentito augurio di pronta guarigione. La curva sud si è messa a disposizione della famiglia per qualsiasi cosa durante la permanenza in città.

Marcello Casarotti