Virtus Roma-Vanoli Cremona 85-80, Lega A 2013/14

Virtus Roma-Vanoli Cremona 85-80, Lega A 2013/14

Diciamocelo pure: in partite come questa è il mero spirito masochista a spingerti verso stadi e palazzetti. Che la gara tra Virtus Roma e Vanoli Cremona, sia dal punto di vista prettamente cestistico che da quello del tifo, non calamiti un interesse spasmodico non è certamente una rivelazione. Eppure, memore della presenza cremonese dello scorso anno, colorata e canterina anche se non ultras, giungo al PalaTiziano con un minimo di buone speranze. A dissolverle ci vuole davvero poco, dopo aver ritirato l’accredito ed essere entrato, infatti, noto che dal capoluogo di provincia lombardo sono arrivate poche unità di tifosi, con un paio di striscioni e nessuna intenzione di sostenere la propria squadra, se non con qualche sussulto sporadico. Essendo loro semplici spettatori, e non esistendo a Cremona un vero e proprio movimento ultras al seguito del basket, gli va sicuramente dato atto di esserci.

Virtus Roma-Vanoli Cremona 85-80, Lega A 2013/14

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Il colpo d’occhio del palazzetto, come di consueto in queste occasioni, è tutt’altro che discreto, e sarebbe anche inutile star qui a spiegarne le motivazioni. Discorsi triti e ritriti, che lasciano ormai il tempo che trovano. L’ebbrezza della Virtus che sfiorava lo scudetto, nella passata stagione, è svanita da tempo e la maggior parte dei Romani ha prontamente dimenticato l’esistenza della propria squadra di basket. Come tutte le mode è passata in fretta, non lasciando nulla in chi la seguiva.

Per farvi capire la vera considerazione che il Romano medio ha della Virtus, posso portarvi l’esempio di mio padre. Uno che, sin da piccolo, mi ha sempre detto di “tifare” (l’utilizzo delle virgolette è più che dovuto) per Pesaro, che ai suoi tempi gli faceva simpatia perché vincente, nonostante egli provenisse da un piccolo centro alle porte di una metropoli come Milano. Non è un caso isolato. Nella mia vita a Roma mi è capitato di conoscere persone che si professavano tifosi di Varese, Virtus Bologna e persino Olimpia Milano (qua penso che sia più che altro menefreghismo verso l’aspetto più bello del tifo, il campanilismo. Vedansi persone d’ogni parte del paese che tifano Juventus).

Virtus Roma-Vanoli Cremona 85-80, Lega A 2013/14

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Tuttavia lo zoccolo duro del tifo giallorosso è presente anche stasera e, dopo aver appeso le proprie pezze, sostiene la squadra con battimani, un bandierone ed un paio di cartate che colorano il settore. Trascinarsi dietro un palazzetto a tratti moribondo è qualcosa di assai difficile. A volte penso che neanche i Grobari riuscirebbero a svegliare i tifosi della Virtus che siedono in tribuna.

In campo la gara è praticamente a senso unico, con i padroni di casa che vanno sin da subito avanti, riuscendo quasi sempre a mantenere un cospicuo vantaggio che non mette mai in dubbio l’esito finale dei 40’. Una volta tanto il team di Dalmonte non suda le proverbiali sette camicie in partite, sulla carta, abbordabili, ed intasca due punti fondamentali per il raggiungimento di un posto nei prossimi play-off.

Virtus Roma-Vanoli Cremona 85-80, Lega A 2013/14

Virtus Roma-Vanoli Cremona 85-80, Lega A 2013/14

Nel futuro prossimo ci sono Pesaro e Siena da affrontare a Viale Tiziano, due avversarie che da sempre richiamano un buon pubblico, seppure il sodalizio marchigiano, negli ultimi anni, sia a dir poco caduto in malora, con il serio rischio di una retrocessione in Legadue.  Staremo a vedere. Di certo, il vero tifoso è incarnato da chi presenzia in questi eventi o, ancor più, in competizioni a dir poco abbandonate a loro stesse, come l’Eurocup.

Testo e foto di Simone Meloni.