30-05-2018: Viterbese-Sud Tirol 2-2
Secondo Turno Play Off Serie C
Fase Nazionale.
Andata

Si gioca di mercoledì sera in infrasettimanale Viterbese – Sud Tirol, andata del secondo turno dei play off di serie C. La Viterbese che ha finito il suo girone al quinto posto in classifica, questa sera se la vedrà con il Sud Tirol, entrare in seconda battuta in questi lunghi play off in quanto classificatosi secondo nel proprio girone, quello B.

La serata è calda, non solo meteorologicamente parlando, ma soprattutto perché è previsto un afflusso come non succedeva dalla finale play off di serie C1 contro il Crotone del 2004, anche se allora la conformazione dello stadio era totalmente diversa, con entrambe le tribune presenti e le curve più basse e meno capienti.

Mi accorgo che la serata non è come le altre sia da uno striscione esposto nei pressi dello stadio per dar la carica alla squadra, sia dalle lunghe file dei tifosi ai botteghini e agli ingressi, e anche io sono costretto a fare la fila per ritirare il mio accredito. Devo attendere più di venti minuti per riuscirci, poi fortunatamente riesco a entrare praticamente quando le squadre sono in campo e la curva gialloblù sta effettuando la propria coreografia.

In un ristretto lasso di tempo decido che se voglio scattare senza perdermi nulla devo restare in tribuna e la scelta si rivelerà azzeccata: riesco infatti ad immortalare la coreografia viterbese fatta di fumogeni tricolore, bandiere gialloblù e molti tricolori oltre a un grosso striscione semplice ma perentorio invito a vincere.

Gli ospiti vengono invece sistemati in un angolino della curva, separati da nastro di segnalazione e da un cordone di steward dai sostenitori gialloblù ai quali viene concesso in via straordinaria il resto del settore solitamente riservato in esclusiva agli ospiti, anche se non lo riempiranno totalmente. Con le squadre in campo, sventolano anch’essi bandiere e anche nel loro caso diversi saranno i tricolori.

Nel primo tempo i viterbesi partono subito molto forte, incentrando il tifo sulla cosa che gli riesce meglio: quei battimani che sono diventati una sorta di loro marchio di fabbrica, proposti sia in accompagnamento ai cori che da soli. Tanti anche i cori, sempre carichi d’intensità e le bandiere sventolate che colorano degnamente la curva.

A dieci minuti dalla fine della prima frazione, la Viterbese passa incredibilmente in vantaggio facendo letteralmente esplodere lo stadio, con la curva che accende due torce ad illuminare il settore. Nel secondo tempo i viterbesi riprendono a tifare sempre con molta veemenza, ma al tredicesimo e al ventiquattresimo la doppietta dell’attaccante ospite Costantino raffredda un po’ gli animi, facendo notare qualche piccola pausa nel tifo locale, che poi comunque si riprende molto bene.

Al novantesimo minuto e con le speranze ridotte al lumicino, la Viterbese agguanta il gol del pareggio con Jefferson, suo uomo più rappresentativo, che arpiona il pallone a due passi dal portiere e realizza. L’esultanza della curva è ovviamente tutt’altro che composta e al triplice fischio finale la squadra viene salutata con sinceri applausi per l’impegno profuso.

Parlando degli ospiti, per questa impegnativa trasferta si presentano in circa una trentina di unità, un numero certo non esaltante ma proporzionalmente alla piazza, la distanza e al giorno infrasettimanale si tratta di una presenza più che dignitosa. Nella prima frazione partono un po’ contratti, sia per la bolgia dello stadio che per i loro pochi effettivi. Comunque si ritagliano dei piccoli spazi in cui si fanno sentire con cori secchi e qualche battimani, soprattutto nelle brevi pause dei padroni di casa tra un coro e l’altro. Pause corpose invece per loro, ma anche qualche bella sbandierata.

Iniziano il secondo tempo in sordina e con diverse pause, poi la squadra in undici minuti capovolge il risultato e anche per i tifosi sugli spalti la situazione migliora leggermente. Con il passare dei minuti provano ad essere più convincenti nel sostegno alla squadra e anche se il numero è penalizzante, risultano molto colorati grazie alle bandiere che diventano più numerose rispetto alla prima parte di gara. A fine partita applaudono la squadra giunta sotto il loro settore, nonostante il gol dei laziali arrivato al novantesimo minuto, e che riapre i giochi in vista del match di ritorno previsto allo stadio “Druso” di Bolzano tra quattro giorni.

Marco Gasparri