La gara che si disputa quest’oggi all’ Erasmo Iacovone di Taranto, tra i padroni di casa del Taranto e il Brindisi, è una delle più attese di questo campionato di serie D girone H. Anche se le due tifoserie sono in un rapporto di rispetto reciproco, la partita risulta essere di notevole interesse ultras, con circa 700 brindisini che vanno ad occupare il settore ospite e la Curva Nord Tarantina che risponde presente per l’occasione. Tifo di spessore per i rossoblù, che si presentano ad inizio partita con una coreografia dedicata al 37° Anniversario dalla scomparsa di Erasmo Iacovone, esempio del vecchio calcio e idolo della tifoseria rossoblù che puntualmente viene ricordato ogni anno. “37 anni dal tuo ricordo” recita lo striscione posto al centro insieme al suo volto ed una pioggia di coriandoli e sventolio di bandieroni posti ai lati; molto bella la sciarpata e le continue manate effettuate durante la partita.

Da segnalare nella prima frazione di gioco l’esposizione di uno striscione dedicato ai fatti legati alla precedente trasferta di Bisceglie: “Bisceglie 08.02.15 Gara Campione? Non siamo cavie da laboratorio, Nessun accordo con l’Osservatorio” dove gli ultras Tarantini, con un comunicato, disertarono la trasferta appunto di Bisceglie poiché quest’ultima definita una sorta di gara campione, con 210 biglietti disponibili per il settore ospite, in “cambio” di n°8 nominativi di responsabili appartenenti alla tifoseria sui quali far ricadere ogni tipo di responsabilità su eventuali fatti verificatosi prima, durante e  dopo l’arco della gara.

Ottimo il tifo degli ospiti, che tornano a Taranto dopo il divieto “punitivo” imposto dal Casms nella scorsa stagione. Offrono ad inizio gara una fittissima sciarpata arricchita da fumoni e torce davvero di notevole impatto. Confermano la gran qualità canora e originale vista già all’andata nella gara del Fanuzzi. Durante i novanta minuti ripetuti battimani e cori continui a sostegno anche dell’ideale ultras, rinfrancati anche dalla buona prestazione dei biancoazzurri in campo passati per primi in vantaggio. Insomma, due tifoserie alle quali la serie D va a dir poco stretta.

Emilio Celotto.