Anticipo delle ore 12:30 giocato in una giornata calda e soleggiata con una cornice di pubblico ottima. La parte da leone, come facile immaginare, la fa la Curva Fiesole che prova, ed a tratti ci riesce piuttosto bene, ad essere il dodicesimo uomo in campo. Del resto la squadra viola, fino a questo punto del campionato, ha vissuto tra alti e bassi in parte giustificati dai continui infortuni degli uomini più rappresentativi, il duo Gomez – Rossi su tutti.

Pure la Lazio ha i suoi problemi, anche se ultimamente la formazione di Pioli sembra aver trovato il passo giusto. Anche per questa trasferta in terra toscana, gli ultras laziali della Curva Nord risultano assenti, il loro rifiuto alla tessera del tifoso è ormai cosa arci nota, perciò la maggior parte dei presenti non si possono fregiare dell’appellativo di ultras anche se, per quanto riguarda tifo e sostegno alla squadra, sapranno farsi notare.

La Fiesole fin da subito si fa notare con cori e battimani. Il potenziale a disposizione dei viola è come sempre notevole, perciò l’unico problema persistente è quello di dover coordinare un gran bel numero di persone. Ovviamente certi cori sono simili a boati, altri sono cantati solo dallo zoccolo duro, ma comunque la curva sa farsi notare per le numerose bandiere sventolate in ogni parte del settore ed anche per una sciarpata dagli esiti più che soddisfacenti.

Da sottolineare gli striscioni esposti durante la partita dalla Curva Fiesole: doveroso sottolineare quello relativo alla trasferta di Cagliari dove, tanto per non perdere il vizio, il tifoso non è minimamente preso in considerazione. Questa è l’ennesima dimostrazione come la frase ad effetto “Riportare le famiglie allo stadio” che ogni tanto si sente dire da qualche “santone” nei salotti buoni, si va regolarmente a far benedire di fronte alle esigenze più disparate; del resto il calcio non è in mano agli ultras ma schiavo delle televisioni. Se la differenza vi sembra poca…

I laziali numericamente si fanno apprezzare: occupano due settori, anche se uno dei due è occupato solo da un centinaio di persone. Favoriti dalla prestazione della squadra e dal risultato sul terreno di gioco, si fanno sentire e vedere per gran parte dell’incontro, riescono ad organizzare una sciarpata ed in un paio di occasioni non le mandano a dire ai vicini della Curva Ferrovia.

La vittoria in trasferta della truppa di mister Pioli fa salire i decibel nel formaggino, mentre a masticare amaro è il pubblico viola al quale non resta che attendere il ritorno dei tanti giocatori fuori per infortunio o non ancora al massimo della condizione fisica. Alle porte c’è l’impegno di Europa League in Grecia; la Fiorentina ed i suoi tifosi non possono allentare la presa.

Testo di Valerio Poli
Foto di Sauro Subbiani