Ci siamo abituati ormai a tutto in questo calcio e se la Serie A conserva, più o meno, la tradizionale domenica come giorno del pallone, e la Serie B gioca invece s’è spostata la sabato per non subire il cono d’ombra della categoria maggiore, in Lega Pro hanno scelto di alternare i tre gironi come i campi a maggese. Ogni tre mesi, i tre gironi passano dal sabato alla domenica, così che con tutta la ridda di anticipi e posticipi, la mostruosa creatura “Sport Tube”, creata per trasmettere in streaming le partite del girone, possa avere sempre qualcosa con cui riempire il palinsesto.

La gara fra Cosenza e Siracusa si gioca di domenica alle 18:30, orario non certo comodissimo, specie per gli ospiti, ma anche la risposta del “San Vito – Marulla” non è quella che si definirebbe degna delle grandi occasioni. I dati ufficiali parlano di 2.043, nemmeno la metà di ciò che s’era visto con Catanzaro e Reggina. Al netto del pubblico occasionale, i due settori sono ovviamente e come sempre presenti al loro posto, dietro i soliti striscioni ed autori del solito generoso tifo fatto di cori, battimani, sciarpate e colore in genere.

Non altrettanto si può dire dei Lupi in campo che, subendo un goal per tempo, cedono il campo al Siracusa ed è del tutto inutile il goal dell’1-2 giunto su rigore al 92esimo, quando ormai era impensabile raddrizzare la partita. Esulta la ventina di tifosi ospiti, solo una parte del tifo Siracusano che vede ancora parecchi e convinti obiettori all’obbrobrio chiamato tessera del tifoso.

Foto di Gianluca Romita.