La vicenda ebbe un’ampia eco mediatica, ma per sintesi e contestualizzazione la riportiamo in breve: prima dell’ultimo Avellino-Verona, l’auto in cui viaggiavano Setti e l’ex bomber Luca Toni, dirigenti dell’Hellas Verona, fu colpita da un oggetto contundente che ne mandò in frantumi il finestrino. Qualche momento di concitazione, qualcuno che accerchia l’auto, qualcun altro che fa schermo per evitare il degenerare della situazione che poi rientra senza eccessivi problemi per i due, se non comprensibile spavento. Luca Toni ne parlerà poi ai microfoni di varie testate, denunciando l’accaduto, che ovviamente ebbe poi anche la sua immancabile coda penale.

Otto persone furono citate in giudizio e automaticamente – come da triste prassi e nonostante una recente pronuncia del TAR che ne deprechi la consuetudine – scattò per loro il DASPO. Decadute le iniziali accuse di danneggiamento e violenza privata (sussiste quella di favoreggiamento), tra ieri e oggi si è invece pronunciata la Prima Sezione del TAR di Salerno che ha accolto l’istanza presentata da 8 tifosi avellinesi, difesi dagli avvocati Fabio Tulimiero, Giovanni Adami e Costantino Sabatino, annullando in maniera definitiva i Daspo a loro carico con decisione semplificata. Il TAR ha “ritenuto che il complesso fattuale si fonda in realtà su mere supposizioni e sospetti che non consentono di ascrivere ai medesimi la condotta imputata”.

Una bella vittoria, per gli avvocati e per i loro assistiti. Una vittoria che, ridondante ma meglio sottolinearlo in questo clima di giustizialismo diffuso che attornia il movimento ultras, non significa assoluzionismo o giustificazionismo: ovviamente ognuno è colpevole delle proprie azioni e deve pagare quando queste trascendono la legalità, ma non di meno si può colpire per rappresaglia i primi soggetti individuati o gli esponenti più in vista della tifoseria solo per una sorta di “colpa morale” e senza che gli stessi abbiano avuto una reale e comprovata partecipazione ai fatti. Cosa che, in questo caso, il TAR non ha rilevato sussistere, con buona pace dei garantisti a puntate.

Matteo Falcone.