Per la quarta giornata di Lega Pro (Girone A), ad Alessandria si affrontano la compagine di casa e l’Arezzo, per una sfida tutta da vivere tra la prima e la seconda in classifica di questo campionato. Nonostante la stagione sia appena iniziata, tutto fa presagire che queste due squadre saranno tra le assolute protagoniste di questo torneo.

La partita si gioca in un turno infrasettimanale, di mercoledì pomeriggio. Un orario un po’ problematico, soprattutto per chi dovrebbe raggiungere la città piemontese in trasferta. Nonostante questo, comunque, nel settore ospiti sono presenti una cinquantina di ultras amaranto, che si compattano nello spicchio centrale della curva a loro destinata.

Di fronte a loro la Gradinata Nord è piena di sostenitori dei grigi, così come nel resto dello stadio. Le aspettative di entrambe le tifoserie sono tante e l’entusiasmo la fa certamente da padrone.

L’ultima volta che sono venuto qui ad Alessandria è stato in occasione della sfida di Coppa Italia contro il Teramo del 31 luglio scorso, e in quell’occasione, devo ammetterlo, colpa evidentemente anche del periodo in cui si è giocata quella partita (in piena estate è oggettivamente difficile che tutti possano essere presenti in curva) la tifoseria di casa non mi aveva particolarmente impressionato. Oggi però mi sono dovuto totalmente ricredere, vista la prestazione davvero molto interessante ed intensa sfoderata dagli ultras alessandrini. Un apporto ed un sostegno vocale continuo, accompagnato dall’incessante sventolio di alcune bandiere nel settore centrale, che è andato via via in crescendo, anche sulle ali dell’entusiasmo per il risultato che stava maturando in campo, e che in numerose occasioni ha coinvolto anche il resto dello stadio.

Nel settore ospiti gli aretini non tradiscono assolutamente le aspettative riposte nei loro confronti. Nonostante il numero esiguo, si faranno sentire per tutto il corso della partita, sostenendo a gran voce la propria squadra in campo e cercando di spingerla nell’affannosa ricerca del gol del pareggio. L’ingresso in campo delle squadre è accolto da un bella coreografia, realizzata dagli ultras ospiti grazie all’ausilio di alcune bandiere bianche e amaranto distribuite tra tutti i presenti. Dapprima le stesse vengono solo esibite dai tifosi dell’Arezzo e successivamente, dopo aver esposto uno striscione in balaustra con la scritta “cuore e batticuore”, vengono sventolate creando un effetto scenografico davvero molto bello.  Sulla parte più alta del settore campeggia inoltre un enorme bandierone giallo, con il simbolo della squadra toscana al centro, che verrà sventolato a più riprese nel corso di tutti i novanta minuti.Molto belli i battimani realizzati più volte dagli ultras aretini, così come i numerosi cori lanciati continuamente. Alcuni di questi sono anche indirizzati ai perugini, storici rivali degli ultras di Arezzo.

Da registrare la totale indifferenza tra le due tifoserie presenti sugli spalti.

In campo la partita è molto bella e combattuta. Le due squadre sono state entrambe allestite per lottare per i piani alti della classifica e nelle formazioni si possono anche leggere dei nomi illustri, che nel recente passato hanno anche calcato i palcoscenici della massima serie. È il caso, ad esempio, di Moscardelli, con la sua foltissima barba, che nell’attacco dell’Arezzo gioca in coppia con Pietro Arcidiacono, salito agli onori della cronaca qualche anno fa, come tutti ben ricorderete, per aver esibito in occasione di un gol, una maglietta con la scritta “Speziale Innocente”, scatenando la reazione dei benpensanti di turno e dei vertici del calcio nostrano che gli affibbiarono, addirittura, ben tre anni di daspo per quel gesto.

Tornando al match di oggi, comunque, le squadre si equivalgono per gran parte dei novanta minuti di gioco. Nel primo tempo sembra essere più in palla l’Arezzo che non riesce a portarsi in vantaggio solo grazie agli interventi determinanti dell’estremo difensore dell’Alessandria. Nella seconda frazione di gioco, dopo che le squadre sono andate negli spogliatoi con il risultato fermo sullo zero a zero, è la squadra di casa che risulta sicuramente più intraprendente, riuscendo anche ad ottenere la rete del vantaggio al 65°. L’Arezzo prova a reagire, ma l’Alessandria, sostenuta a gran voce da tutto lo stadio, si difende ordinatamente e, alla fine, riesce a portare questi tre importantissimi punti a casa che le consentono, tra l’altro, di allungare al primo posto, su una delle sue dirette concorrenti.

Entrambe le squadre, al triplice fischio, si recano sotto il settore dei propri tifosi. Gli aretini, nonostante la sconfitta, applaudono ed incitano i propri giocatori, delusi e amareggiati dal risultato ottenuto sul campo. Umore differente dalla parte opposta, dove l’entusiasmo è, ovviamente, alle stelle, sia tra i giocatori grigi e sia tra gli ultras della Gradinata Nord.

Daniele Caroleo.