Sfida tra nobili decadute si potrebbe dire: a Como si ricordano chiaramente i fasti della serie A dalla quale mancano dal campionato 2002-03 mentre nella città piemontese i ricordi sono decisamente più ingialliti, anche se nella bacheca della società si possono contare alcuni titoli di una certa importanza. Ad Alessandria il recente passato parla di tanta serie C ed una spruzzata di serie D anche se l’attuale società, almeno nella prima fase, aveva mire importanti che ha dovuto rivedere al ribasso visto che i risultati sul campo non confortavano le loro speranze. Del resto in questa stagione sembra che, almeno sul lato sportivo, il Monza sia veramente di un altro pianeta, perciò se i pronostici verranno rispettati, nel girone A si lotterà al massimo per i play off. Ma le sorprese possono essere dietro l’angolo, staremo a vedere.
Antica rivalità tra le due tifoserie che anche in questa occasione non mancano di insultarsi vicendevolmente: sono i comaschi a dar fuoco alle micce, coinvolgendo nel gioco delle rivalità pure i genoani che sono presenti al fianco dei grigi, visibili con una bandiera a due aste.
Partita interessante sugli spalti, il pubblico non delude le attese ed i padroni di casa si presentano con una curva abbastanza piena. Visti i numeri in questione era lecito aspettarsi qualcosa di più dai grigi, invece il tifo poggia su un nocciolo di persone che porta avanti la baracca senza aver il giusto apporto dagli altri tifosi.
Ad inizio partita nel settore ospiti sono presenti alcuni tifosi appartenenti ai club ed i Pesi Massimi che si sistemano nella parte sinistra, mentre gli ultras arrivano con qualche minuto di ritardo posizionandosi sull’altro lato. Il tempo di aprire lo striscione, posizionarlo a dovere e parte il tifo di marca comasca con tanti battimano e tanta voce a riscaldare l’ambiente. Esteticamente non si fanno mancare nulla con un perenne sventolio di alcuni bandieroni, da menzionare per i nostalgici quello con lo sponsor Mita che rimanda ai fasti degli anni ’80 quando le copiatrici erano di gran moda soprattutto per scuole ed uffici. Oggi non sono del tutto scomparse e tengono sempre botta ma inevitabilmente scanner e diminuzione sistematica dei documenti cartacei stanno mettendo a rischio una bella fetta di mercato.
Da menzionare pure un paio di sciarpate dei comaschi, una praticamente ad inizio partita ed una verso la fine della stessa, la seconda molto seguita ed accompagnata da un bel coro molto gettonato tra i presenti.
Resta la sensazione di due tifoserie che potrebbero ambire a qualcosa di più importante di una semplice serie C, magari da parte alessandrina un campionato ad alti livelli potrebbe ricreare quell’entusiasmo che una piazza del genere sembra aver almeno in parte smarrito. Come in tutte le situazioni, i risultati sono la miglior medicina, del resto Como ed Alessandria restano due piazze che per motivi diversi, hanno un discreto curriculum.
Testo di Valerio Poli.
Foto di Alberto Cornalba.