La questione Keita sta tenendo banco, in queste ore, nell’immediata vigilia di Lazio-Juventus, gara in cui le due compagini – la vincente del campionato e la finalista della coppa nazionale vinta sempre dagli stessi bianconeri – si ritroveranno a contendersi la Supercoppa Italiana, il primo importante trofeo stagionale. Il giovane attaccante spagnolo di origini senegalesi sembra ormai ad un passo dal passaggio proprio tra le fila dei bianconeri, da qui si sono rincorse tutta una serie di notizie e dichiarazioni poco chiare. Dapprima lo stesso calciatore che si diceva frustrato per l’esclusione dai convocati, poi mister Inzaghi che si diceva pronto a convocarlo solo se lo stesso fosse stato in condizioni di dare il 100%, poi la definitiva esclusione per un infortunio che ai più sembra più diplomatico che reale, magari propedeutico ad una chiusura imminente della trattativa di cessione.

In tutto questo tourbillon di dichiarazioni e smentite, notizie ed indiscrezione, in nottata a Formello è apparso uno striscione di eloquente accusa verso Keita e il suo procuratore Calienda, assieme a tutta una serie di scritte di pari spessore sui muri perimetrali. Striscioni e scritte sono stati tutti rivendicati dalla firma del redivivo gruppo principale degli “Irriducibili”, che ha dato risonanza all’iniziativa attraverso la diffusione di alcune foto sulla pagina facebook “Elite Romana”, direttamente riconducibile e gestita dal gruppo stesso (e da cui sono tratte appunto le stesse foto che trovate qui di seguito).