Tornando da Teramo mi fermo a dormire sulla costa abruzzese dove la mia ragazza, fortunatamente, possiede una casa. Così riesco ad unire l’utile al dilettevole e cioè una bella cena fuori la sera, una graziosa colazione la mattina e nel pomeriggio un interessante Ascoli-Perugia da gustare tutto per me.
Arrivo abbastanza presto ad Ascoli Piceno e dopo un giro veloce ed un buon caffè in un bar intorno lo stadio, verso le 14 mi dirigo al suo interno. Ritiro molto velocemente il mio accredito e senza nessun intoppo o perdita di tempo sono dentro (complimenti alla società Ascoli Picchio per la serietà con cui lavora: in tempi di bastoni fra le ruote costanti, è un ringraziamento sincero) e noto subito che oggi lo stadio presenta un bel colpo d’occhio: alla fine ci saranno oltre 7 mila spettatori, un dato da non sottovalutare, con quasi 500 tifosi ospiti.
Con l’entrata delle squadre in campo, la curva ascolana rende onore ai 129 morti di Parigi causati da un attacco terroristico con lo striscione “ALLONS ENFANTS!”, mentre viene suonato l’inno francese. Finito il minuto di silenzio e con le squadre che si posizionano, mostrano un muro di sciarpe, veramente impressionante, ed in più sventolano bandiere, accendono una torcia e fanno una piccola coriandolata.
Nel primo tempo gli ascolani cantano di continuo, seppur alternando cori con una buona intensità corale ad altri dove magari è solo la parte più calda a fare tifo: un vero peccato perché se cantassero tutti il “ Del Duca “ (a proposito, a quando la fine dei lavori di questo storico impianto?) sarebbe veramente un catino ribollente. Comunque devo dire che gli ultras si danno parecchio da fare, visto che ci sono tanti battimani e mani alzate oltre che delle belle sbandierate.
Nel secondo tempo espongono un altro paio di striscioni, uno per ricordare il piccolo Vincenzo, l’altro per dare il bentornato ad un loro componente. Ripetono diversi battimani e mani alzate e nonostante la loro squadra giochi in 10 per un’espulsione, sembrano non risentirne affatto. Accendono un’altra torcia in zona Armata ed a tratti irregolari li si vede lanciare pezzi di carta a mo di coriandoli.
A meno di un quarto d’ora dalla fine l’Ascoli passa inaspettatamente in vantaggio con Cacia ed è bella energica l’esultanza da parte di tutto lo stadio; in curva vengono accese 3 torce (purtroppo cosa rara in questi tempi di criminalizzazione della pirotecnica) che poi vengono lanciate sulla pista d’atletica. Al fischio finale applaudono la squadra sotto la curva, effettuando una seconda sciarpata oltre un bello sventolio di bandiere.
Passando agli ospiti, come detto si presentano in quasi 500 unità. Devo dire che i perugini, a dispetto della classifica non proprio pertinente alle proprie aspettative, arrivano in numero più che discreto, con i tre gruppi principali che si sistemano vicini e con il gruppo degli INGRIFATI che prende posto al centro, dirigendo il tifo. Già prima dell’inizio della gara cominciano a cantare e scambiarsi cori ostili con i dirimpettai bianconeri, poi quando le squadre entrano in campo eseguono una bella sbandierata, mentre in zona BRIGATA vengono alzati due bandieroni del gruppo.
Nel primo tempo, appena iniziato, i perugini alzano un drappo per ricordare Gabriele Sandri nell’ottavo anniversario dalla sua morte, GABBO VIVE, accendono una torcia per poi cantare discretamente per tutto l’arco della gara, con tanti battimani e mani alzate. I due bandieroni vengono sventolati continuamente, a volte accompagnati da altre bandiere e due aste, mentre nella parte centrale accendono un’altra torcia.
Nel secondo tempo c’è da menzionare la bella sciarpata ed altre 3-4 torce accese, oltre ad un fumogeno rosso. Al fischio finale rimangono delusi per l’ennesima sconfitta della propria squadra, che rimane ferma nella parte destra della classifica.
Esco dallo stadio con ancora l’adrenalina addosso per lo spettacolo offertomi da entrambe le tifoserie, raggiungo la donna e riesco a far divertire anche lei: giro in centro, dove c’è un mercatino dell’antiquariato, poi cena fuori e verso le 22:30 è già tempo di tornarcene a casa. Giornata piena.
Marco Gasparri.
- Ascoli-Perugia 15-11-15
- Ascoli-Perugia 15-11-15
- Ascoli-Perugia 15-11-15
- Ascoli-Perugia 15-11-15
- Ascoli-Perugia 15-11-15
- Ascoli-Perugia 15-11-15
- Ascoli-Perugia 15-11-15
- Ascoli-Perugia 15-11-15
- Ascoli-Perugia 15-11-15
- Ascoli-Perugia 15-11-15
- Ascoli-Perugia 15-11-15
- Ascoli-Perugia 15-11-15
- Ascoli-Perugia 15-11-15
- Ascoli-Perugia 15-11-15
- Ascoli-Perugia 15-11-15
- Ascoli-Perugia 15-11-15
- Ascoli-Perugia 15-11-15
- Ascoli-Perugia 15-11-15
- Ascoli-Perugia 15-11-15
- Ascoli-Perugia 15-11-15
- Ascoli-Perugia 15-11-15
- Ascoli-Perugia 15-11-15
- Ascoli-Perugia 15-11-15
- Ascoli-Perugia 15-11-15
- Ascoli-Perugia 15-11-15
- Ascoli-Perugia 15-11-15
- Ascoli-Perugia 15-11-15
- Ascoli-Perugia 15-11-15
- Ascoli-Perugia 15-11-15
- Ascoli-Perugia 15-11-15
- Ascoli-Perugia 15-11-15