Allo stadio Tonino D’Angelo di Altamura di scena il ritorno delle semifinali di eccellenza tra i biancorossi di casa e l’Acireale.

Considerato il valore sugli spalti, c’è davvero poco di “eccellenza” quest’oggi, dove ad essere chiamate in causa sono due tifoserie che sicuramente meriterebbero categorie superiori e non una misera quinta serie.

Dalla lontana Sicilia sono circa 400 i tifosi i tifosi Acesi a giungere in Puglia, numeri non da poco considerando, per di più, lo sfavorevole risultato di andata al Tupparello di Acireale dove la Leonessa di Puglia si impose per due reti ad una.

Settore ospiti piuttosto caldo già nel prepartita; gli ultras prendono posto nella parte centrale creando un bel blocco di persone tutte rigorosamente a petto nudo che incitano i propri giocatori durante le fasi di riscaldamento con dei cori secchi davvero di notevole fattura. Ad inizio partita sventolio di bandiere e qualche torcia accesa colorano il settore durante l’ingresso in campo delle squadre. Poi durante le fasi iniziali di gara un leggero e normale calo fisiologico conseguente di un bel prepartita, per poi riprendere a grandi livelli dopo l’ingresso nel settore dei gemellati di Torre Annunziata, giunti a metà del primo tempo.

Con la squadra siciliana che in campo non regala particolari emozioni nonostante sia chiamata a ribaltare il risultato, sugli spalti i suoi tifosi regalano davvero una prestazione non indifferente, rispecchiando alla lettera quel famoso credo dove “solo gli ultras vincono sempre”. L’uso del tamburo riesce a coordinare bene ogni singolo battimani che nel complesso crea sempre un efficace impatto visivo difficile da far rimanere impassibili chiunque possieda una macchina fotografica a portata di mano.

Dall’altra parte invece, la tribuna di casa risulta abbastanza gremita con il settore riservato agli ultras praticamente occupato in ogni suo ordine di posto. Davvero una bella realtà quella dell’Altamura ultras, che nonostante da tempo insegua il sogno di risalita nelle serie che più gli competono, ha il grande merito di aver consolidato in tutti questi trascorsi un movimento ultras solido e affermato. La presenza di molti giovani fa sì che quell’angolo di posto all’interno dello stadio sia diventato nel corso degli anni un valido punto di riferimento per tutte quelle nuove generazioni che si affacciano a questo movimento.

Insieme agli ultras biancorossi, presenti i gemellati di Casarano e i ragazzi di Potenza con le rispettive pezze esposte accanto a quelle Altamurane. Durante l’ingresso in campo delle squadre, il settore viene colorato grazie ad una coreografia consistente di uno striscione centrale “Vai e vivi il tuo sogno”, con dei cartoncini prima completamente bianchi e poi tutti rossi a fare da sfondo, riuscita al meglio quando si dice che dalla semplicità si ottengono le più grandi cose.

Durante tutto l’arco della gara il sostegno pugliese è stato pregevole; bandieroni sempre in movimento, con battimani e cori secchi a farla da padrone che hanno coinvolto per intero, costantemente, il settore. Senza l’uso del tamburo a creare quel ritmo sincronizzato fatto di mani alzate e suoni alternati, diventa difficile per quasi tutte le tifoserie essere artefice di un tifo ben coordinato, qui invece il tutto riesce in maniera naturale e a dir poco esemplare.

Totale indifferenza tra le due tifoserie durante tutto l’arco della gara, con uno zero a zero finale che al termine della gara ha segnato umori ben differenti negli opposti settori.

Da un lato i Siciliani chiamano a rapporto la squadra con la quale avranno un acceso confronto; dall’altra, invece, grande festa grazie al risultato conseguito all’andata e con l’immancabile rituale del lancio delle magliette.

Lello Onina.