Il manto erboso del “D’Angelo” rappresenta il teatro della finale di andata dei playoff nazionali di Eccellenza tra l’Altamura ed il San Giorgio (sodalizio di San Giorgio a Cremano, centro dell’Area Metropolitana di Napoli). I pugliesi hanno eliminato l’Acireale nella doppia semifinale (andata e ritorno), in un incrocio dal contenuto particolarmente significativo sotto il profilo ultras; i campani, invece, hanno avuto la meglio sui lucani del Lagonegro.

Questa gara così importante richiama nell’impianto murgiano un notevole numero di spettatori, tanto che la tribuna coperta destinata ai locali risulta praticamente gremita; si registra una discreta presenza di pubblico anche nel settore ospiti, popolato da ultras e altri tifosi.

Come anticipato nel titolo di questo resoconto, lo stadio pugliese si colora per l’occasione: all’ingresso in campo delle formazioni, infatti, la tifoseria altamurana propone una coreografia formata dallo sventolio di numerose bandierine con i colori del club; nella parte laterale della tribuna, quella occupata dagli ultras, uno striscione ˗ recante la scritta: “Garriscono al vento le nostre bandiere!” ˗ accompagna lo spettacolo. La scenografia risulta di forte impatto e testimonia la grande voglia di calcio ad alti livelli che si respira nel popoloso centro pugliese, dove, tra il 1989 e il 1997, si è vissuta la Serie C2 (oltre alla parentesi della Serie C disputata nel lontano ’45 ˗ ’46).

Terminata la coreografia, gli ultras altamurani, compatti dietro i loro consueti vessilli, sostengono gli undici in campo con cori e densi battimani, accompagnati da alcuni bandieroni di ottima fattura che conferiscono al settore un bel tocco di colore. I sostenitori murgiani effettuano anche una sciarpata, che tuttavia non risulta particolarmente fitta. Al loro fianco si registra la presenza degli storici gemellati potentini, segnalata dalle pezze affisse sulla balaustra, ai quali sono indirizzati cori di omaggio.

Dall’altro lato, una ventina di ultras del San Giorgio, dietro il vessillo “80046 Firm” (richiamante il C.A.P. del centro alle porte di Napoli, con scritta gialla su sfondo nero), cantano per la loro squadra, effettuano manate e sventolano anche una bandierina; a questi ragazzi va tributato il merito di seguire la squadra del loro comune nonostante l’ingombrante presenza della Serie A a pochi chilometri. Oltre a loro, si registrano altri tifosi che seguono la gara in maniera passiva dietro alcuni striscioni granata.

In campo, l’Altamura ottiene una preziosa vittoria: Di Senso e Rana mettono le loro firme sul 2 ˗ 0 finale, raggiunto dai pugliesi nonostante l’inferiorità numerica per tutta la seconda frazione (a causa dell’espulsione dello stesso Rana dopo soli due giri di lancette, per un fallo di reazione). Particolare la maglia utilizzata dai calciatori di casa: il completo è bianco con risvolti rossi, e presenta una leonessa stilizzata, a memoria della resistenza attuata dalla città all’assedio sanfedista del 1799, quando acquisì, appunto, il titolo di “Leonessa di Puglia”; classica divisa granata, invece, per i campani.

Domenica 10 giugno, alle ore 16:30, nella città che ha dato i natali a Massimo Troisi, Alighiero Noschese e al pittore Luca Giordano, l’Altamura avrà la concreta possibilità di chiudere il cerchio, mentre al San Giorgio servirà l’impresa.

Testo di Andrea Calabrese.
Foto di Valerio Caprino.