In un giorno speciale per il sottoscritto, si gioca al “Caduti di Superga” di Mola di Bari, la terza giornata del Campionato di Eccellenza Pugliese. I padroni di casa dell’Atletico Mola affrontano l’Hellas Taranto, una della squadre favorite alla vittoria finale del campionato.
Anche quest’oggi, come ormai da prassi, la trasferta per i sostenitori rossoblù sarà vietata a causa dell’inagibilità dell’ormai “inutile” settore ospiti.

Ma senza “divieto” sarebbe venuto qualcuno dalla non lontana Taranto? Chissà..
A pochi minuti dall’inizio della gara, l’imponente gradinata presenta già circa 400 spettatori; al centro sono presenti in borghese, diversi componenti della Vecchia Guardia, gruppo sempre presente sia in casa che in trasferta, nonostante il comunicato di sospensione delle attività uscito poche settimane fa, mentre all’estrema destra sono posizionati i K-Tost.

Quest’oggi, tra le fila di quest’ultimi, faranno capolino oltre alle classiche pezze “K-Tost Mola” e “Tradizione Marinara”, il nuovo drappo “Calcio e Passione, Birra e Tradizione” e il vecchio “Testa Dura.. Senza Paura”, già presente in passato ma una novità per la stagione da poco cominciata.

Un imponente “Noi vogliamo questa vittoria”, scandito a gran voce, dà inizio alle ostilità, seguito dal vecchio cavallo di battaglia “Non è domenica..”, coro che accompagnò la squadra adriatica alla conquista del campionato di promozione qualche anno fa.
Poi il classico “Tradizione Marinara” stile San Lorenzo e il sempre possente “Mola.. Mola..” a ripetere. Nel finale tutti su per il “Chi non salta è molfettese” e immancabile il coro contro la “Lega”. Nell’intervallo cori per “Antonio Manfredi” (Capo Ultras tragicamente scomparso) e per i “Diffidati”.

La seconda frazione di gioco si apre con l’intera gradinata in fermento per l’opaca prestazione dei propri beniamini nei primi 45 minuti. Gli undici biancazzurri vengono spronati e caricati a gran voce, tant’è che passeranno poco più di cinque minuti quando, proprio sulle note di “Segna un gol per noi”, il Mola realizzerà il gol del vantaggio.
Ma la gioia durerà poco: infatti dopo circa quindici minuti i padroni di casa resteranno in dieci uomini, suscitando qualche malumore tra gli sportivi di casa.
Il Mola soffre e nonostante l’inferiorità numerica, è bravo a chiudere la gara proprio nel finale, facendo esplodere il pubblico molese. È delirio totale, e dalla gradinata si alza al cielo “U Maul iè fort..” (Il Mola è forte), scandito da quasi tutti i presenti.

A fine partita gli undici biancazzurri, così come domenica scorsa a Locorotondo, si stringono a centrocampo in un lungo abbraccio, prima di raccogliere, sotto la gradinata, il forte applauso del popolo biancazzurro.

Antonio Vortex