CHE SIA UN BUON ANNO ULTRAS

Ogni anno che si chiude siamo quasi meccanicamente portati a dire…”e’stato un anno importante”,ma quello appena passato per noi,per la nostra vita di gruppo,lo e’stato davvero,con avvenimenti che ci hanno riguardato che non esitiamo a definire “epocali”.Tanti e tali sarebbero gli episodi e le tematiche da trattare che non ne usciremmo più,preferiamo quindi con una sintesi forse troppo estrema concentrarci su 3/4 punti.
Il primo,naturalmente e’il ritorno del Cosenza in serie B…inutile ricordarlo…un avvenimento del genere…ti “sconvolge la vita”,perché al di là della gioia e dei bellissimi momenti ultras vissuti diverso e’l’impegno,l’esposizione economica,le distanze,la macchina organizzativa,diverse sono le tifoserie con le quali confrontarsi,la serie B in una parola e’una cosa “seria”…e noi speriamo di cavarcela e fino a questo momento col girone di andata alle spalle ci pare,senza presunzione alcuna,di poter dire di sì…presenti ovunque come sempre escluse purtroppo Ascoli(incendio del pulmino noleggiato) e Palermo(perché con tessera e noi restiamo,fieramente e convintamente non tesserati dalla prima ora),presenti in casa sempre in numero discreto con alcuni picchi davvero interessanti,comunque e sempre colorati,visibili,attivi e partecipi.
Il secondo punto e’il nostro ritorno in curva sud allo stadio Marulla,dopo aver trascorso qualche anno in tribuna ed essere andati via dalla curva stessa,per quanto ci riguarda solo ed esclusivamente(non ci stancheremo mai di ripeterlo)per la non adesione alla suddetta Tessera del Tifoso.
Quelli in tribuna sono stati anni belli che con forza e trasparenza rivendichiamo ma dopo alcuni fatti successi all’interno della nostra tifoseria e soprattutto dopo la perdita di “peso”della stessa tessera e la quasi riapertura totale delle trasferte,ci siamo resi conto che certi equilibri,certe situazioni fossero oramai saltate e ci siamo interrogati sugli scenari futuri possibili arrivando alla determinazione che il tempo della divisione fosse finito e che non fosse questa la strada da seguire.Altri fratelli ultras non hanno condiviso la nostra scelta e di questo ce ne siamo rammaricati,rispettando però la diversa visione di tutti,così come siamo certi venga rispettata la nostra.Il ritorno in curva e’stato come un ritorno a casa,limpido e sereno,favorito dalla fraterna accoglienza riservateci dagli altri gruppi…curva che a nostro avviso ha delle potenzialità straordinarie che fanno prevedere un luminoso futuro,futuro al quale siamo certi e lieti di poter dare il nostro piccolo ma valido contributo.
Altro punto e’il ritorno in gruppo di persone validissime,chi per essere tornato a vivere ad Amantea,chi per esser rientrato dopo essersi allontanato più che altro per motivi personali,che hanno ridato nuova linfa affiancando i ragazzi che in questi ultimissimi anni sono rimasti sempre al loro posto con abnegazione e sacrifici.Da citare inoltre i ragazzi che per opportunità lavorative o scelte di vita si trovano a vivere in diverse città del Nord Italia,avere la loro presenza e il loro supporto e’un aspetto fondamentale.La combinazione di tutte queste componenti fanno degli Amantea Ovunque 1986 oggi,almeno come ieri,un gruppo vivo,allegro e combattivo che giustamente(scusate l’immodestia)rappresenta un punto fermo nel panorama del tifo cosentino.
Un ultimo punto,delicato e certamente non da affrontare qui,sono i rapporti con le altre tifoserie…in questi ultimi tempi tante cose sono cambiate,si sono evolute o involute…ci limitiamo a dire che su questo versante vivremo giorno per giorno…valuteremo e vedremo il da farsi.Intanto prendiamo atto con piacere del riallacciarsi dei rapporti con la tifoseria veneziana,veneziani che dopo tanti anni in cui non ci si incontrava ci hanno accolti davvero fraternamente.
Buon anno a noi,a tutta la Cosenza Ultras a tutti gli ultras lineari e sinceri come noi.
Lunga vita agli ultras 
Amantea Ovunque 1986