Che l’ultrà sia il male da distruggere, il folk devil da estirpare, è oramai assodato da decine di anni. Che tutto ciò sia compiuto giocando sulle vite delle persone da parte di quelle istituzioni che, quelle stesse vite, dovrebbero difendere (sic!), è inammissibile.
L’ultima ondata di diffide che ha colpito gli Ultrà Cosenza Curva Sud non è solo vergognosa, ma profondamente ingiusta, facendo di tutta l’erba un fascio, colpendo indiscriminatamente tutte le persone presenti, grazie all’oramai tristemente famoso DASPO di gruppo, per cui le improbabili colpe di pochi ricadono su tutti, capovolgendo completamente i dogmi della responsabilità penale, che in questo vituperato paese è, per Costituzione, personale. 
Continuando così non farete altro che svuotare completamente gli stadi, ma non solo degli ultrà, quelli che voi reputate feccia, ma anche della gente comune, quella maggioranza silenziosa che tra caroprezzi, militarizzazione forzata, orari ai limiti dell’indecenza, continua, imperterrita, a seguire questo sport per milionari che è diventato il calcio business.
Ci uniamo alla protesta esprimendo la nostra solidarietà, al di là di settori e diverse visioni, la Cosenza Ultrà è viva e vegeta, nonostante tutto e tutti.