La travagliata estate molese ha visto il Caduti di Superga oggetto dei famosi lavori di adeguamento promessi da ormai diversi anni e finalmente partiti. Le opere previste riguardavano tra l’altro la costruzione fisica del tanto voluto Settore Ospiti mediante la collocazione di una tribunetta metallica prefabbricata per complessivi 140 posti.

Con i predetti lavori, proseguiti spediti per l’intero periodo estivo, è stato realizzato il sogno tanto sperato dai supporter molesi, permettendo così ai sostenitori ospiti, contrariamente alla stagione appena conclusa, di poter seguire i propri amati colori anche in riva all’Adriatico.

Dunque settore ospiti realizzato, area di prefiltraggio pure, nuovo divisorio, bagni, biglietteria e ingresso per disabili. Quindi? Trasferta libera? Finalmente un confronto sui gradoni? Macché! Divieto di trasferta e settore chiuso. Motivo? Manca l’agibilità!

Parte così la nuova stagione dell’Atletico Mola, proprio come quella da poco conclusasi: un’altra partita senza ospiti, un Derby senza ospiti. Sì, perché quella appena iniziata aveva riservato proprio all’esordio un Mola-Molfetta dal sapore speciale, molto sentito da entrambe le tifoserie. E invece l’ennesimo divieto ha trasformato il derby dell’Adriatico in una partita qualunque.

Con circa 30 minuti di anticipo raggiungo il Caduti di Superga. Di gente ce n’è ancora poca, considerando che oggi a Mola è festa patronale e il paese intero, dopo aver ammirato i classici fuochi pirotecnici, si riunisce in famiglia per affrontare il lungo pranzo.

Nonostante ciò l’aria è già abbastanza tesa: noto subito il massiccio schieramento di forze dell’ordine davanti all’ingresso principale, e alcuni militari addirittura di ronda lungo il perimetro esterno dell’impianto sportivo.

Accedo sul terreno di gioco mentre le due squadre stanno completando il riscaldamento. L’imponente gradinata di casa è totalmente vuota.

A circa dieci minuti dall’inizio della gara, mentre gli sportivi locali hanno già iniziato ad accedere all’interno dell’impianto, fanno il loro ingresso i K-tost. Davvero bella la loro entrata: tutti compatti, raggiungono in corteo il loro posto sulle note di “Tanto non capirai…”, sventolando l’ormai onnipresente bandierina nera Ultras Liberi. Si dispongono, come ormai di consueto, alla destra della gradinata, formando un bel quadrato dietro le due pezze K-Tost Mola e Tradizione Marinara.

Al centro della gradinata comunque presenti, anche se in borghese, diversi componenti della Vecchia Guardia ’06, gruppo temporaneamente sospeso a causa di alcune vicissitudini interne.

Le due squadre fanno ingresso in campo ed i K-tost espongono uno striscione per il loro amato capitano, al decimo anno in veste biancazzurra: “Dieci anni di passione… Rendiamo onore a Capitan Schirone!”.

La gara scorre tranquilla tra perfetti battimani e un incessante tifo, fino al ventesimo minuto, quando il direttore di gara concede il penalty agli ospiti per un presunto fallo di mani in area. Tra le pesanti proteste dei padroni di casa il Molfetta passa in vantaggio.

La gara si accende, i toni si alzano, ed il Mola nel giro di venti minuti si ritroverà in nove uomini. A questo punto insorge il pubblico di casa: si alza forte il coro “Venduti, venduti” mentre sull’assistente di gara, posizionato sotto la gradinata, piove di tutto, tant’è che è costretto a richiamare l’attenzione dell’arbitro.

I K-tost, anch’essi infuriati, espongono lo striscione “Ma quale calcio moderno, questo è sTrAVECCHIO!”, seguito da diversi cori contro la Lega e all’indirizzo dell’arbitro con il classico “Uomo nero…” o “Il fischietto mettilo…”.

Nell’intervallo, come ormai di consueto, il coro per Antonio Manfredi, seguito da un lungo applauso.

L’ingresso delle squadre in campo per il secondo tempo è accompagnato da assordanti fischi all’indirizzo della terna arbitrale. Tutta la frazione scorrerà così, con i K-tost che garantiranno comunque il loro costante supporto per tutta la gara, nonostante il pesante passivo di tre reti.

Al triplice fischio, come domenica scorsa a Bitonto, tutta la squadra viene richiamata sotto la gradinata: i tifosi chiedono a gran voce un pronto riscatto già dalla prossima gara in quel di Locorotondo; i ragazzi in campo rispondono con un cenno d’intesa. Staremo a vedere! 

Antonio Vortex.