Giornata da ricordare per la Centese che, dopo circa 10 anni, gioca contro una squadra che ha una storia importante alle spalle, sia a livello di società che di tifoseria: più precisamente stiamo parlando del Ravenna, una delle probabili candidate alla promozione.

Per l’occasione, i centesi organizzano un pullman doppio, facendo pubblicità già parecchio tempo prima con volantini ed un tam tam su internet, proponendo lo slogan “Ora la storia la vogliamo scrivere noi”.

Il ritrovo è come sempre alla baracchina vicino allo stadio all’ora di pranzo, per poi arrivare poco prima dell’inizio della partita davanti al settore ospiti; ma qui si ha una spiacevole sorpresa, la curva ospiti è chiusa.

Il problema è che nessuno ha avvisato che a Ravenna vengono aperte solamente le tribune e la curva di casa; tutto questo, fortunatamente, viene risolto in poco tempo e, dopo aver fatto il biglietto, i centesi vengono disposti su un lato della tribuna.

Da parte centese, presenza delle pezze “B.D.C.”, “Decima”, “Viale Jolanda B.C.D.”, che vengono disposte sopra ad alcuni striscioni ravennati, ma semplicemente di club.

All’inizio della partita. Gli ospiti accendono diverse torce, seguite anche da qualche bombone che, per un po’, ha coperto acusticamente il settore, facendo anche allontanare alcuni spettatori infastiditi dalla confusione che si ripeterà per diverse volte durante la partita.

Invece la curva Ravenna si presenta con circa 100 persone, di cui la maggior parte è disposta dietro allo storico striscione “Ultras Ravenna” (che ritorna dopo il fallimento della società, visto che in eccellenza non c è bisogno di permessi della questura per esporlo), affiancato da altri “minori” (“Ultras sez. Milano”, “Sei 01”, “Piangipane presente”, “Libertà per gli ultras”).

Durante la partita, fra un coro e l’altro, su sponda ravennate vengono esposti due striscioni: il primo è “Welcome back Sei 01”, riferito ai loro gemellati irlandesi; il secondo è “Ravenna di diventare capitale hai fretta, ma c’è il presidente Corvetta che ancora un riconoscimento aspetta” (questo, invece, si riferisce al fatto che nel 2020 Ravenna sarà la capitale europea della cultura).

Verso la fine della partita viene eseguita una bella sciarpata sulla base di “Romagna mia”.

La partita finisce 2-0 per il Ravenna che vince nettamente sulla Centese, ma i veri vincitori sono gli ultras che, durante l’uscita dallo stadio, per puro caso si trovano gli uni di fronte agli altri; l’incontro ravvicinato è terminato con un applauso reciproco fra le due tifoserie.

Luigi Bisio