Sta succedendo a L’Aquila. E’ una storia la cui origine questo giornale ha raccontato più volte ma che si sta concretizzando giorno dopo giorno.

Parliamo dell’Area Ultras d’Italia, dello skatepark “Maurane Fraty” in costruzione e della mega scritta (‘Alla mia terra giuro eterno amor’) apparsa sul vecchio muro di Piazza D’Armi, quello che da sempre costeggiava il vecchio campo di calcio.

Come sappiamo dopo il terremoto del 2009, i Red Blue Eagles hanno raccolto 53mila euro grazie alla solidarietà di molte Curve d’Italia decidendo, in maniera piuttosto originale per degli Ultras, di regalare alla città uno skatepark.

Una volta che la giunta Comunale ha approvato con una delibera il progetto, i Rbe hanno consegnato tutti i soldi nelle mani dell’Amministrazione. Era il 2013. Con molta calma e dopo qualche protesta, il Comune ha finalmente indetto il bando per appaltare i lavori oggi in corso. A vincerli è stata la ditta “Barone costruzioni” che dopo un consulto con Ultras e skaters locali (tra cui Paolo Olivieri e Giuseppe Gasbarri) ha deciso di assumere degli operai/skaters in più, con esperienza nel campo degli skatepark.

Così sono arrivati Daniele Lamanna (anche progettista) e Paolo Coppini rispettivamente da Milano e Pisa, i quali hanno a loro volta chiamato un amico statunitense, Cody Lockwood, famoso skaters con grandi competenze professionali proprio nella costruzione di skatepark. E Cody, che normalmente fa skate nell’Oregon (Portland) e costruisce rampe in cemento un po’ in tutta america, ha mollato quello che stava facendo ed è venuto all’Aquila, convinto del suo viaggio anche in virtù della storia recente della città di cui gli altri lo hanno ovviamente messo a conoscenza.

Da lì è nato un insolito connubbio tra mondo ultras e skaters che sta affrontando la grande sfida di realizzare a partire dal basso, un lavoro inedito e importante per il territorio, stando nei tempi.

Tanto più che ai 53mila euro iniziali, circa un mese fa, se sono aggiunti ben altri 33mila, donati dalla Onlus San Gregorio rinasce che ha deciso di sposare il progetto dello skatepark, che in virtù delle nuove risorse si è ampliato.  

L’inaugurazione organizzata dai Red Blue Eagles e dalla Onlus “San Gregorio rinasce” per il 18 luglio sarà una grande festa ma anche una grande responsabilità e ulteriore sforzo economico per gli ultras rossoblù che ad oggi non hanno ricevuto fondi da parte dell’Ente Comune. Piuttosto, in linea con tutta queta storia, si è mossa la solidarietà dal basso con ad esempio la cena di supporto dei tifosi della Curva Sud o l’aperitivo benefit (“A Skate Day 4 the Skate Park”) della struttura autogestita di CaseMatte (dove non a caso è già presente una mini rampa da skate) .

Il 18 luglio insomma i Rbe giureranno di nuovo “eterno amore” a questo territorio che grazie a loro e alla Onlus “San Gregorio rinasce”, adesso avrà anche un luogo fisico costruito ufficialmente in memoria dei 309 morti del terremto del 2009. E che ricordando chi non c’è più, già parla di vita, d’aggregazione spontanea, di sport. Cose di cui questa terra ha bisogno come il pane, una ragione in più per rimanere.