Partita che richiama poco pubblico ma il colpo d’occhio della curva aretina non può essere comunque al massimo visto che la struttura è palesemente sovradimensionata. Esteticamente fornirebbe anche un gran bel colpo d’occhio ma è altrettanto vero che il pubblico si disperde in un’area così vasta. Gli ultras però il loro colpo d’occhio lo offrono sempre, gli aretini in quanto ad inventiva, senso estetico e qualità non temono rivali ed anche in una partita che non si può definire di primissimo piano, riescono a catturare l’attenzione degli osservatori.

Tante bandiere e tante due aste ad inizio partita, l’amaranto domina incontrastato in Curva Sud, da menzionare le nuove bandierine degli Ultras che fanno il loro esordio casalingo dopo la prova offerta a Lecco. Tanto per impreziosire la loro prestazione dal punto di vista del colore, verso il finale di gara in Curva Sud viene mostrata anche la classica sciarpata, come da prassi il risultato è decisamente buono, la parte bassa della curva non fa mancare né il colore e neppure l’apporto vocale, esprimendo a pieno il proprio potenziale.

Da Crema giungono in Toscana una ventina di ultras, numero tutto sommato sufficiente considerando la distanza tra i due centri, la posizione in classifica della squadra ed il bacino d’utenza. A livello di colore si fanno vedere ben poco, se escludiamo uno striscione per un loro amico in difficoltà non c’è granché da segnalare. La loro prova è incentrata su voce e mani, ovviamente il numero non elevato li penalizza oltremodo, ma comunque riescono a farsi sentire ed a lasciare la propria firma sulla giornata. La squadra non li aiuta assolutamente, sul campo l’Arezzo vince in scioltezza l’incontro, così il contingente ospite preferisce lasciare anzitempo i gradoni con un misto di delusione e rabbia. Peccato perché i progetti societari erano di condurre un campionato con qualche ambizione, invece l’attualità vede la squadra annaspare nelle posizioni di fondo classifica.  

Foto di Sauro Subbiani