La polizia brasiliana ha sollevato forti timori sul fatto che sia l’Inghilterra che l’Argentina giocheranno una partita nella stessa città, a pochi giorni di distanza.

Un vasto contingente di 11.000 tifosi argentini, secondo le loro previsioni, si recherà a vedere la loro nazionale giocare contro l’Iran il 21 giugno a Belo Horizonte, sede in cui la squadra Argentina farà base durante le prime settimane di apertura del torneo.

Tre giorni dopo, più di 7.500 tifosi inglesi sono attesi nella città sudorientale per la loro ultima partita del girone contro il Costa Rica.

Intorno ai 650 tifosi violenti attraverseranno il confine tra Argentina e Brasile per questo torneo, sono le famigerate “Barras Bravas” che la polizia pensa abbiano stretto alleanze con gruppi di tifosi brasiliani altrettanto brutali.

Le Barras – legate soprattutto al club argentino del San Lorenzo – hanno già minacciato i tifosi inglesi di essere pronte a vendicare con la violenza la guerra delle Falkland (o delle Malvinas, come le chiamano loro) nel 1982.

Pare che un gruppo brasiliano, la Mafia Azul, abbia affittato un ranch alla periferia di Belo Horizonte al fine di ospitare decine di Barras.

La Mafia Azul è legata alla squadra di Belo Horizonte ed attuale capolista del Cruzeiro, gruppo che all’inizio di quest’anno era bandito dagli stadi in Brasile dopo violenti scontri con tifoserie rivali che avevano portato anche a dei morti.

Il capo della polizia militare, colonnello Divino Brito, ha espresso i suoi timori sul fatto che i due gruppi famigerati possano collaborare per attaccare i tifosi inglesi.

Ha detto al giornale brasiliano Estado de Minas: “La nostra preoccupazione è che nel lasso di tempo tra una partita e l’altra, quando staremo per accogliere migliaia di appassionati provenienti dall’Argentina e poi dall’Inghilterra, ci possano essere scontri”.

“Tratteremo con forza qualsiasi straniero che crede di venire qui per commettere violenza e vandalismo”.

Mentre il colonnello Alberto Luiz Alves ha ammesso: “Normalmente Siamo in grado di monitorare i gruppi con una storia di violenza alle spalle. Ma noi sapremo solo di tifosi potenzialmente pericolosi che entrano nel paese in aereo, mentre nel caso delle argentine Barras Bravas la maggior parte di loro arriveranno ​​via terra. Sarà molto difficile tenere traccia di loro.”

All’inizio di quest’anno, Debora Hambo, un avvocato che rappresenta le Barras Bravas, ha rivelato che i gruppi covino ancora rancore per il conflitto delle isole Falkland-Malvinas di più di 30 anni fa.

In quella sede ha detto: “Il popolo argentino ha buona memoria e non potrà mai dimenticare né perdonare. Ricorderemo sempre quello che è successo nel 1982”.

Ha aggiunto: “Gli argentini non hanno paura. Non sono preoccupati per la loro integrità fisica. A loro semplicemente non importa, visto che rischiano la vita ogni minuto”.

“Sono coraggiosi oltre la vita e la morte. Ed è per questo che hanno una reputazione violenta”.

Traduzione Sport People da Express.co.uk.