Si gioca l’andata della gara di Coppa Italia tra la Benedetto Cento e la Mens Sana Siena, squadra che fino allo scorso anno militava in Lega A e che può vantare nel proprio palmares numerosi titoli. Chi vince andrà a disputare le Final Four a Rimini.
Arrivo abbastanza presto e noto che tutte le vie principali del paese, e quelle adiacenti al palazzetto, sono presidiate da posti di blocco che attendono i tifosi senesi (onestamente non sono riuscito proprio a capire tutto questo spiegamento, più adatto a una partita di Serie D del calcio che a una di B2 della pallacanestro).
Entro per assistere al riscaldamento dei giocatori e scambio quattro chiacchiere con alcuni componenti del tifo centese, molti dei quali seguono anche il Bologna e la locale squadra di calcio.
Mentre vengono presentati i giocatori Centesi il tifo del piccolo settore di casa si fa infernale. Il settore ospiti, fatta eccezione per 4-5 persone, è ancora vuoto. I tifosi toscani infatti entreranno nel secondo quarto, in circa 50 unità. Il contingente senese è composto perlopiù da ragazzi giovani, cosa che mi fa pensare all’abbandono di molti elementi che seguivano ai tempi della Serie A.
I biancoverdi si presentano con tre pezze: Assenti Ingiustificati, Brigata Siena e Consorzio del marchio storico – Chianti Classico, oltre a un megafono e un tamburo. Nella curva di casa invece troviamo OLD LIONS (il gruppo principale), B.D.C. (il gruppo del calcio), PEZZI DA 90, IERI SERA OGGI DOMANI PER SEMPRE ZIMMER (tifoso centese scomparso anni fa), BENEDETTO WONDERFUL, SAX PER SEMPRE LEONE, FOREVER VALERIO.
Nel basket il tifo è ben diverso dal calcio. A ogni canestro, fallo o decisione dell’arbitro ritenuta discutibile, c’è sempre un coro, un battimani,una tromba che suona, un tamburo che da il ritmo ad un coro. Sono 40 minuti di fuoco per entrambe le tifoserie.
La partita finisce 67-70 (davanti a circa 1000 spettatori) per Siena che per ¾ è sempre stata in svantaggio, anche sotto di 20 punti, ma che riesce lentamente a recuperare e con un po’ di fortuna si porta a casa la vittoria.
Dopo il fischio finale lungo applauso ed abbracci fra tifosi e giocatori, a cui nonostante la sconfitta viene dedicato il coro “Noi ci crediamo”.
Fabio Bisio