Tre persone di Favara, organizzatori del “Fabaria rally”, sono state colpite dal Daspo, il noto divieto d’accesso alle manifestazioni sportive, comminato dal prefetto di Agrigento.

Anche per via di un servizio andato in onda su “Striscia la notizia”, si erano scatenate forti polemiche intorno alla gara automobilistica. Pomo della discordia il “Trofeo Milcar”, assegnato ai vincitori e intitolato alla memoria di Milioti Carmelo, anch’esso pilota di rally, vincitore della prima manifestazione dello stesso “Fabaria” nel 1991, deceduto nel 2003. Indignazione anche per il fatto che diversi piloti recavano sulla propria auto messaggi di affettuoso ricordo all’amico scomparso. La questione è sì molto delicata, per il fatto non di poco conto che Milioti è morto in un agguato di Mafia a cagione della sua presunta appartenenza come elemento di spicco in un clan malavitoso. Altresì è ugualmente ipocrita credere che una persona non abbia nemmeno un cane che gli voglia bene, a prescindere dalla bontà o meno delle sue opere in vita, visto che c’è gente che voleva e vuole bene anche a Charles Manson, per cui fanno sempre un po’ senso questi tentativi dall’alto di tracciare le linee di demarcazione fra bene e male, giusto e sbagliato. D’altronde anche “lassù” c’è più di qualcuno, al contrario, a cui hanno imposto in maniera coatta di volere bene e piangere con contrito dolore, vedasi le morti di Andreotti e Cossiga il cui minuto di raccoglimento, in più di qualche stadio, ha attirato fischi e disappunto della gente comune, oltre al biasimo uguale e contrario dei servi della stampa.

Ad ogni modo, com’è e come non è, questi tre organizzatori sono stati puniti con il daspo per un reato non molto diverso da un reato d’opinione. Per avere un’opinione che si discosta dalla Verità Costituita. Il caso specifico si presterebbe comunque a mille distinguo ed ulteriori precisazioni (una delle quali, a scanso di equivoci, è che non siamo fan della Mafia, ma nemmeno di Squadre Antimafia e di questa grande paradossale fiction che è la vita reale, dove la lotta alla Mafia si fa con le chiacchiere e i filmini stupidi, mentre nelle stanze del potere con quella stessa Mafia si fa alleanza di Governo), ma al di là di questo siamo qui a porgervi l’ennesimo piatto freddo del menù chiamato “Vendetta”, nei confronti di chi ci rideva alle spalle quando preconizzavamo che le leggi speciali applicate con rudezza indistinta e poco equa sugli ultras, sarebbero prima o poi toccate a tutto il resto della società civile.
Buona abbuffata, borghesi che guardavate con snobismo alle istanze di giustizia degli ultras.
Dopo la notizia del daspo agli attivisti Greenpeace di ieri, oggi questa del daspo al rally, aspettiamo solo di arrivare alla frutta e di vedere daspo anche ai concerti o in discoteca come qualcuno tra l’altro già invocava.

Matteo Falcone.