Dopo esser stato a Giurgiu per Astra-Cluj e nella periferia sud est di Bucarest per Viitorul Domnesti-Atletic Bradu, il mio terzo e ultimo giorno in Romania mi riserva Arsenal Tunari-Rapid Bucarest.

Tunari è una paesino di circa 4 mila abitanti, 20 km a nord dal centro della capitale. Arrivato con un taxi circa tre ore prima del match, partita clou della 27esima giornata della terza serie rumena, cerco di comunicare con la gente locale, nonostante il loro discutibile inglese, alla ricerca di un biglietto. Lo stadio di Tunari tiene solamente 1.000 posti e l’entusiasmo dei tifosi “rapidisti”, vista la prima posizione in classifica è molto alto.

Arrivo con largo anticipo davanti alla tribunetta dei tifosi locali e con mia fortuna, visto che presumibilmente sono il primo italiano a visitare questo stadio, uno dei dirigenti della società mi regala il biglietto per la partita.

Nonostante l’orario scomodo, le 18 di mercoledì, i tifosi del Rapid si presentano in circa 500 unità cantando già prima del fischio di inizio. Numerosi i bandieroni e alta l’intensità dei cori per tutti i 90 minuti, che verrà premiata da una vittoria secca del Rapid.

Assenza di gruppi ultras locali e tifoseria costituita per lo più da persone giunte allo stadio attratte dalla storia e dall’importanza della squadra avversaria. Nessuna torciata se non qualche petardo lanciato in campo durante il corso della partita e numerosi cori contro i cugini dello Steaua. Da segnalare la presenza di una rappresentativa degli ultras di Timisoara fra la Peluza Rapidista.