Derby notturno questo giocato in quel di Arzachena tra i bianchi di mister Filippi ed i locali dell’ex Mauro Giorico. Le condizioni meteorologiche non sono delle migliori, ma onestamente mi aspettavo un maggiore afflusso: in altre occasioni e soprattutto in altri tempi, neanche il peggiore degli acquazzoni avrebbe tenuto lontana la gente dallo stadio. È vero che i giochi di palazzo hanno cambiato parecchio il calcio, ma è altrettanto vero che sono cambiati anche coloro che popolano o dovrebbero popolare gli stadi…
Gli ultras olbiesi si presentano in buon numero mentre sul fronte opposto, il supporto alla squadra di casa è composto da poche unità. Gli ospiti si segnalano positivamente per il continuo sventolio delle loro bandiere e per degli ottimi battimani, buono anche il supporto vocale che però nel finale del primo tempo tende a scemare, complice soprattutto il non certo esaltante livello di gioco espresso in campo dalle due compagini.
Nella ripresa non cambia granché fino al sessantesimo minuto di gioco quando l’Arzachena si porta in vantaggio: da questo momento le cose cambiano sia in campo che sugli spalti con i locali che, sulle ali dell’entusiasmo, si fanno più intraprendenti e cercano di coinvolgere anche il resto del pubblico di casa tramite dei battimani. Gli ultras ospiti si scuotono e ce la mettono tutta per portare l’Olbia al pareggio, ma il risultato non cambia e l’Arzachena porta meritatamente a casa i tre punti.
Al fischio finale grande gioia per i pochi sostenitori organizzati locali e tremenda delusione per la Curva Mare formato trasferta che, visibilmente irritata per la (non) prestazione della propria squadra, chiama i giocatori sotto il settore per un duro quanto sacrosanto faccia a faccia.