Annata decisamente maledetta per l’Ascoli. Lontani ormai anni luce i grandi fasti dell’epopea Rozzi, oggi il club marchigiano si barcamena a un passo dal baratro chiamato Serie D. Che sarebbe sì solo un rischio, oltretutto scongiurabile vincendo i playout dai quali conservano un discreto margine di cinque punti, però vedere i bianconeri laggiù in quelle sabbie mobili (tra l’altro con altre compagini storiche messe ancora peggio come Spal e soprattutto Lucchese) fa davvero tristezza.
Ovviamente l’ambiente è di conseguenza negativamente condizionato dalla situazione attuale, con la contestazione della tifoseria organizzata verso la proprietà che si trascina da tempo, anche se Ultras 1898 e soci hanno preferito non astenersi o disertare, ma mantenere la loro presenza attiva e vigile in curva. Sono 4.406 gli spettatori presenti compresa la quota abbonati verosimilmente non tutti accorsi allo stadio, almeno a giudicare dal colpo d’occhio con più di qualche buco evidente. Si compattano invece molto bene gli ultras e soprattutto con tanti battimani, un po’ di pirotecnica e tanta voce, aiutano il Picchio a spuntarla di misura per 1-0. Dopo quattro sconfitte consecutive (costate fra l’altro la panchina a Cudini; richiamato al suo posto Mimmo Di Carlo), questi tre punti sono davvero un toccasana per il morale e per la classifica.
Sono invece 167 gli ultras aretini nel settore ospiti del “Del Duca” contraddistinti dalla solita serie di pezze, bandiere e due aste tutti di pregevolissima e ancor più originale fattura. In un mondo ultras nostrano che sta sempre più tristemente adottando uniformi tutte nere, omologandosi ad una schiacciante quanto deprimente anonimità, vedere il loro slancio di stile è davvero balsamo per il cuore. Per quanto una sconfitta non faccia mai piacere a nessuno, la loro buona stagione che li vede invece in pienissima zona play off, permette di ammortizzare degnamente la caduta e di guardare con fiducia al prossimo futuro e alle speranze di quella tortuosa ma entusiasmante prospettiva di raggiungere la serie B pur se da una porta di servizio.
Foto di E.B.