Da qualche anno la Serie B è tornata a essere un campionato bello e avvincente. In campo e sugli spalti. La nostra cadetteria ha visto un ritorno di piazze importanti e sovente delle belle dispute sportive per accaparrarsi un posto in A o per non retrocedere in C.
Senza dubbio ci troviamo in un torneo molto più equilibrato dell’ormai “defunta” Serie A.
Lo stadio “Cino e Lillo Del Duca” questa sera fa da proscenio a due delle tifoserie più in forma degli ultimi tempi: numeri, colore, compattezza ed entusiasmo sono infatti i tratti distintivi di ascolani e foggiani. Basti pensare – ad esempio – che i tagliandi venduti per il settore ospiti sono ben 900. Dato avvalorato dal turno infrasettimanale e dalla distanza non certo proibitiva ma neanche troppo agevole (anche se va detto che il contingente rossonero è sempre rimpinguato dai tanti satanelli sparsi per lo Stivale).
L’impianto piceno presenta il solito discreto colpo d’occhio, con i nuovi Distinti ormai terminati da tempo ma ancora inagibili.
I primi cori degli ultras bianconeri sono per i diffidati. E non è di certo una scelta casuale. Otto esponenti della tifoseria marchigiana, infatti, sono stati destinatari di Daspo a fine gennaio. Interdizioni relative alla trasferta di Palermo, quando i supporter del Picchio vennero fermati subendo il sequestro – senza alcun verbale, come si legge dal loro comunicato – di aste per le bandiere, stecche per il tamburo, birre e alcuni fumogeni che, al di fuori dello stadio, non rappresentano assolutamente materiale vietato (tant’è che disponibili in libera vendita).
Uno dei tanti abusi all’italiana che interessa a pochi perché non fa notizia e non tira dietro like. Così appare quasi inutile constatare come otto cittadini dovranno affrontare spese legali e sottostare a limitazioni della propria libertà personale per esser andati in trasferta, al seguito della propria squadra, con l’intenzione di…tifare! Nella nostra bella e civile Penisola è probabilmente più pericoloso viaggiare con qualche bandiera e le mazzette del tamburo che con qualche chilo di droga. Paradossi di un Paese senza logica.
Tornando alla sfida, la Sud è davvero in ottima forma. Faccio un preambolo: non sono un estimatore dei settori ricostruiti davanti a quelli tradizionali, in maniera alquanto raffazzonata; va detto che però nel caso dei piceni la riuscita è stata davvero utile al loro tifo. Lo spazio allestito dietro la porta ha ancor più compattato i bianconeri, che attualmente sono tra le migliori tifoserie viste in casa. Voce, mani, sciarpe, intensità e continuità. Davvero un bello spettacolo. Persino qualche torcia alle esultanze!
Di fronte ho un altro “porto sicuro”. Sebbene stasera i foggiani – a mio avviso – pecchino in termini di disposizione. I gruppi optano infatti per occupare la parte laterale del settore, distaccandosi sensibilmente dal resto del contingente. Intendiamoci, il tifo è comunque buono e vederli all’opera è sempre un toccasana, però stavolta è venuta un po’ meno la loro proverbiale compattezza.
Probabilmente a influire è anche l’ingente numero di tifosi provenienti dal Nord, poco avvezze alle vicende del tifo e più interessate a vedere la partita senza i bandieroni davanti.
In campo le squadre si danno battaglia, con il Foggia che raggiunge i dirimpettai al 95′. Un gol di Kragl fissa infatti il risultato sul 2-2.
Simone Meloni