04-08-2018
Ascoli-Viterbese 0-4
Secondo Turno Coppa Italia.
Gara unica

Dopo Sambenedettese – Sanremese della settimana scorsa, per par condicio decido di seguire Ascoli – Viterbese, valida per il secondo turno della Coppa Italia. L’Ascoli è al suo esordio stagionale in questa competizione, mentre la Viterbese si è qualificata a questo turno grazie alla vittoria casalinga sul Rende di domenica scorsa.

La partita in questione viene anticipata al sabato, nel particolare orario delle 18: se già l’avversario in sé non attiri molto, il caldo insopportabile e l’orario non proprio comodo, in un giorno comunque lavorativo, fanno il resto.

Ascoli contro il Codice Etico

Così il giorno della gara, la mia curiosità cresce e quando mi reco allo stadio, passando il ponte davanti alla curva Sud, proprio dalla parte opposta della lapide che ricorda Nazzareno Filippini, noto lo striscione NO AL CODICE DI GRADIMENTO, che un po’ tutte le tifoserie stanno esponendo dopo l’ennesimo provvedimento partorito per allontanare gli ultras dagli stadi, ma che poi colpirà anche o soprattutto i semplici tifosi.

Entro allo stadio a pochi minuti dal fischio d’inizio ed ho modo di vedere tutta la passione dei tifosi bianconeri. Più di quattromila tifosi prendono posto sulle tribune dello storico impianto, fatto costruire anni orsono dall’indimenticato presidentissimo Costantino Rozzi.

Dalla parte opposta invece, una cinquantina di tifosi ospiti sono assiepati nella grande curva ospiti che, dopo aver attaccato i vari striscioni, cominciano dapprima a sventolare il bandierone del gruppo “ANTICHI VALORI” e poi vanno ad aggiungersi altri due bandieroni gialloblù.

La Sud ascolana, con l’entrata dei giocatori in campo, espone una lunga maglia bianconera con un messaggio d’incoraggiamento per i giocatori al centro della stessa: 11 LEONI ALL’ATTACCO. Nel primo tempo, appena comincia la partita, accendono un fumogeno rosso ed una torcia, per poi prendere a tifare in maniera continua sia a livello corale che d’intensità.

Oggi gli ultras ascolani risultano davvero il dodicesimo uomo in campo e soprattutto la parte centrale, sostiene gli undici in campo senza fermarsi un attimo. Potenti i boati quando i lanciacori riescono a coinvolgere tutta la curva, sia con cori a rispondere che accompagnandoli con dei sostenuti battimani.

La presenza viterbese al “Del Duca”

Dopo cinque minuti dal fischio d’inizio espongono uno striscione per dare il benvenuto alla vecchia e storica dicitura Ascoli Calcio, che manda definitivamente in pensione “Ascoli Picchio”: L’ASCOLI CALCIO NON MUORE MAI.

Da sottolineare al quarto d’ora l’accensione di un fumogeno nero nella zona del gruppo AVANGUARDIA, oltre al bel bandierone fatto sventolare per discreta parte di gara. Nonostante poco dopo la mezzora, in quattro minuti la Viterbese segni due gol in quattro minuti, loro continuano a tifare come se niente fosse.

Parlando dei viterbesi, in questa prima frazione sventolano di buon grado i bandieroni, pur partendo contratti e facendo delle pause. Provano ad uscire fuori e farsi sentire, ma il tifo dei padroni di casa permette poco o niente, così negli attimi di pausa tra un coro e l’altro, cercano di approfittarne intonando dei cori il più delle volte accompagnati da sostenuti battimani.

Al trentaquattresimo la Viterbese passa in vantaggio, e nemmeno tanto inaspettatamente, facendo esultare gli ultras gialloblù che quattro minuti dopo faranno lo stesso grazie al gol del neo acquisto Zerbin. Nel secondo tempo i viterbesi ci credono e cominciano a farsi sentire sempre più, poco importa se vengono ovviamente coperti dal tifo dei padroni di casa, che nel frattempo hanno visto affievolirsi l’intensità dei cori.

Addio “Ascoli Picchio” torna “Ascoli Calcio”

Tifo molto più continuo, cercano di ridurre al minimo le pause ed effettuano tantissimi battimani, eseguiti egregiamente da tutti i presenti. Molto bello lo sventolio dei bandieroni, sicuramente più costante rispetto alla prima frazione. Nel frattempo, in campo la Viterbese dilaga, per la gioia dei propri sostenitori che non credono ai loro occhi, segnando altri due gol grazie alla doppietta di Vandeputte e fissando il risultato finale sullo 0-4, che li proietta al turno successivo in uno stadio importante come il “Marassi” e in una sfida prestigiosa contro la Sampdoria.

Gli ascolani in questa seconda parte di gara, calano l’intensità ma continuano comunque a cantare, nonostante il risultato sfavorevole. Dopo una decina di minuti la Sud bianconera accenderà un fumogeno rosso ed una torcia, in seguito ci sarà qualche discreto battimani, ma dopo il terzo gol ospite ci saranno delle piccole pause e solo sullo 0-4, a cinque minuti dalla fine, alternano pause al coro “onorate questi colori”.

Al triplice fischio finale sono i giocatori laziali a festeggiare presso i loro tifosi, poi presa la via degli spogliatoi, verranno applauditi dagli stessi ultras ascolani, che poco prima avevano chiamato i loro giocatori sotto la curva ribadendo il coro: “Onorate questi colori”. Curva Sud bianconera già in piena forma campionato, al contrario della squadra che oggi in campo non si è minimamente vista, annichilita da una Viterbese con una marcia in più, tant’è che la differenza di categoria sembrava al contrario.

Marco Gasparri