Confronto sempre carico di elementi di interesse dal punto di vista ultras quello fra Atalanta e Lazio. Questa volta va ad aggiungersi al quadro generale, la corposa novità costituita dall’assenza degli Atalanta Supporters, anima e guida della Curva Nord Bergamo, che ad inizio stagione hanno annunciato il loro scioglimento. Il cuore del tifo bergamasco s’è presentato sì spoglio, ma colmo come ci aveva abituati nel recente passato e ugualmente voglioso di sostenere la Dea, da qualche anno ascesa al ruolo di grande protagonista del calcio italiano. Tanti i cori contro i laziali (fra i quali emerge, nel secondo tempo, anche qualcuno contro Lotito) così come tanti sono ovviamente quelli a sostegno dei nerazzurri. Nel totale vuoto di striscioni della Nord infine, non può che spiccare lo striscione “Per Stefano”, tifoso atalantino recentemente venuto a mancare a causa di problemi di salute, contro i quali ha sempre lottato con lo stesso spirito ultras che gli è valso striscioni di ricordo e rispetto anche in quel di Terni, oltre che sui gradoni di casa sua.

I laziali corrispondono a pieno l’odio dei padroni di casa, ricambiando i tanti cori contro e segnalandosi per diversi battibecchi a distanza con i vicini di settore, specie a fine primo tempo, anche se il tutto non trascende e viene controllato agevolmente dagli steward. Bella in particolare l’esultanza al secondo goal di Immobile dopo il quale, lo stesso bomber biancoceleste corre fin sotto il settore ad abbracciare idealmente i suoi ultras per una rete che lo inscrive a pieno titolo nella storia della Lazio. Con questo goal infatti, Immobile raggiunge la leggenda Silvio Piola in testa alla classifica dei cannonieri laziali di tutti i tempi.

Galvanizzati dal 2-1 ad un quarto d’ora dalla fine, i tifosi capitolini sfidano pioggia e freddo sfilandosi le maglie e cantando: “A petto nudo si vince la partita”, anche se poi sfortunatamente il rito non risulterà propizio e a tempo scaduto, i padroni di casa riusciranno a impattare sul 2 a 2 con cui poi si concluderà il match. Da segnalare, infine, a pochi giorni dall’anniversario della sua tragica scomparsa, lo striscione per Vincenzo Paparelli che gli Ultras Lazio dapprima espongono al centro del settore e poi affiggono in vetrata.

In questa giostra di corsi e ricorsi con la storia, ha fatto parlare parecchio l’opinione pubblica la monetina che dagli spalti ha raggiunto il portiere ospite Reina, flashback dell’analogo episodio che vide protagonista l’allora centrocampista del Napoli Alemao e con la vittoria subjudice contribuì all’assegnazione dello scudetto ai partenopei. Questa volta non c’è stata una ridefinizione del risultato a tavolino, ma l’evento è costato caro a tre tifosi nerazzurri colpiti con 5 anni di daspo.