Quando poco più di due anni fa l’Atalanta aveva annunciato l’istituzione di una seconda squadra in Serie C, ho pensato che la stessa avrebbe potuto avere persino un discreto seguito. In effetti, in questa stagione, l’Under 23 nerazzurra è stata seguita (anche se in numeri non esorbitanti) ovunque abbia giocato, persino da tre tifosi che sono volati in Sardegna per la gara di ritorno del precedente turno dei playoff con la Torres, nonostante il roboante 7-1 della gara di andata avesse svuotato questa gara di qualsiasi significato.
Oggi invece si gioca a Bergamo, all’Atleti Azzurri d’Italia noto anche come Gewiss Stadium per ragioni di sponsor. Discreta la cornice di pubblico (poco meno di 6 mila gli spettatori) con la ghiotta opportunità per il sottoscritto di trovarsi a bordocampo in uno stadio di Serie A.
Un altro motivo di interesse, era vedere da vicino la tifoseria pugliese del Cerignola, che per questioni geografiche non avevo mai visto prima all’opera. Ma come già avvenuto nella gara di campionato contro la Juve Next Gen giocata a Biella, gli Ultras 1984 hanno deciso di non presenziare, nemmeno in un’occasione così importante e storica come questa. La tifoseria pugliese si aggiunge così alla schiera della tifoserie che decidono di non presenziare in casa della seconde squadre, che vengono definite in un comunicato come “il male del calcio passionale”. Ciononostante sono comunque presenti circa 200 sostenitori gialloblù, di cui tanti provenienti dal Nord Italia.
Per quanto riguarda il pubblico di casa, a parte le molte presenze, segnalo un piccolo gruppo che si posiziona in piedi nella parte centrale della tribuna est con tanto di tamburo, e che in diverse occasioni riesce a coinvolgere buona parte dello stadio. Restano chiuse e vuote le due curve che sfoggiano un corredo sterminato di adesivi al loro interno.
All’ingresso delle squadre in campo poi, i tifosi ospiti tirano fuori le proprie sciarpe e accendono un fumogeno giallo che colora il settore. Una volta iniziata la gara però, buona parte di loro si siede e segue gli eventi da semplici spettatori. Ogni tanto si alza qualche coro sporadico, soprattutto in occasione del gol prima convalidato e poi annullato per fuorigioco con l’ausilio del VAR. Più o meno tutto qua.
Per la cronaca la gara termina 0-0 nonostante un rigore fallito dal Cerignola al 70′ e un’espulsione in casa orobica nei minuti finali.
Alan Cacciatore















