Domenica, 18.08.2019 (2. Liga, Austria)
SC Austria Lustenau – Grazer AK 1902 0 : 2
Planet Pure Stadion (Reichshofstadion)
Spettatori: 3.000 circa

Un’altra partita alle 10:30 in Austria che stavolta coincide con una trasferta con difficoltà elevata per la tifoseria ospite. A Lustenau, piccola città nella regione del Vorarlberg, lo stadio si trova a soli 200 metri dal confine con la Svizzera. Da Graz sono circa 620 Km, certo non il più agevole dei viaggi e non a caso i tifosi hanno organizzato la trasferta in treno al motto “24 ore per il GAK”, con partenza alle 22.30 e arrivo a Lustenau previsto verso le 9.

Anche io arrivo con largo anticipo nella speranza di intercettare un possibile corteo, ma l’unico gruppo che incontro fuori dallo stadio è quello dei locali, che arriva allo stadio in circa una trentina fra cori e battimani. Attimi di tensione quando si dirigono verso il settore ospiti ma vengono intercettati dalle FdO che schermano qualsiasi contatto fra le parti.

Quando entro nel vecchio accogliente stadio, gli ospiti si sono già sistemati tutti compatti al centro del settore loro dedicato. Dietro le pezze dei gruppi principali stimo in 150 le loro presenze. Manca uno striscione contro il maledetto orario del fischio d’inizio, contrariamente alla tribuna nord dove la tifoseria biancoverde di Lustenau espone qualche messaggio contro la TV e le partite alle 10:30.

Posso percepire anche qualche coro offensivo tra le due fazioni. I padroni di casa sono al secondo posto, il neopromosso GAK si trova a metà della classifica. Per i biancorossi di Graz (loro sono stati, dopo il famoso Austria Salisburgo qualche anno fa, la seconda squadra che, dopo fallimento e rifondazione, è dovuta ripartire dal livello più basso del calcio austriaca riuscendo poi finalmente a ritornare al calcio professionistico) l’obiettivo è soltanto la salvezza, tuttavia giocano una buona partita il cui fine è decisamente quello di tornare a casa con tre punti senza arroccarsi a fare calcoli o speculazioni.

Durante tutta la partita le due curve offrono un tifo continuo, soprattutto il settore ospiti restituisce qualcosa in più a livello cromatico grazie ad una piccola coreografia ad inizio partita e tante bandierine sempre in alto durante il resto della gara. Belli i battimani, settore sempre compatto a cui contribuisce la scelta di presentarsi quasi tutti a torso nudo, irrobustendo così il colpo d’occhio.

A fine gara le due curve si scambiano gli ultimi cori offensivi, ma non c’è null’altro da segnalare. Quando arrivo alla macchina gli ospiti sono già in movimento verso la stazione per iniziare il lungo ritorno verso la Stiria, dove arriveranno davvero dopo un giro di quasi 24 ore: tutto questo solo per la squadra del cuore…

Jürgen De Meester