Per l’ottava trasferta al seguito dei colori rossoneri, il manipolo “F.N.T.” è diretto a Crotone, dove la formazione virtussina disputerà il suo 36esimo confronto stagionale. Inoltre, come da tempo accordato, il sabato sera andremo a far visita agli amici cosentini.

A partire per questa due giorni in terra calabrese ci ritroviamo, quindi, in cinque unità. L’appuntamento del mattino fissato alle 06:00 viene posticipato, a causa dei soliti ritardi che ci costringeranno ad avviarci quasi un’ora dopo il previsto. Il torpore, però, passa via in fretta, lasciando spazio alla sfrenata voglia di viaggiare che, pure in periodi bui come questi, è comunque massima. Certo il comfort non è dei migliori, viste le stazze dei presenti, ma a noi non importa nulla se ad accompagnarci è l’entusiasmo di sempre; e allora tra goliardate, cori e battute intervallate da qualche chiacchiera seria sul nostro stile di vita, procediamo ad una buona media che ci permetterà di recuperare abbastanza sulla tabella di marcia.

Le soste sono poche e brevi anche perchè l’alcol, già in fresco, lo abbiamo caricato dal giorno prima all’interno delle borse frigo (fancu*o a tutti gli autogrill che vendono birra e vino a prezzo d’oro!).
Verso le 14:00, all’ingresso della città pitagorica, veniamo prelevati da una delegazione di Ultras locali della Curva Nord che avevamo provveduto a contattare in settimana. Benchè a loro non ci leghi nessun tipo di amicizia, si tratta sicuramente di un gesto che denota grande mentalità e solidarietà tra gruppi non tesserati che continuano a macinare chilometri, fregandosene di divieti e restrizioni.
Nostra intenzione, ovvio, è quella di acquistare i tagliandi per il match e in tal senso i padroni di casa ci danno una grossa mano, indirizzandoci alla biglietteria ubicata vicino lo stadio. Grazie alla loro intercessione riusciamo ad ottenere i biglietti senza mostrare i documenti agli addetti, seppur gli stessi risultino validi per l’accesso in Curva Nord.

Dopo aver ringraziato i ragazzi di Crotone per l’aiuto ricevuto, ci portiamo sotto i tornelli del Settore Ospiti che sono quasi le 15:00. Uno degli stewards si accorge però della situazione e, storcendo il muso, informa il responsabile della questura di turno; così, in seguito al controllo dei cinque documenti e ad un pessimo primo piano con cui ci immortalerà la telecamera di un suo collega, entriamo incredibilmente sugli spalti dello “Ezio Scida”!

Sotto un sole tipicamente estivo, tifiamo ininterrottamente anche se in numero esiguo. Sul rettangolo verde, invece, la partita terminerà in parità (1-1). All’uscita dall’impianto (avvenuta dopo circa mezz’ora dal triplice fischio), i rossoblu ci invitano a rimanere ancora un p0′. Accettiamo volentieri, approfittando dell’occasione per scambiare qualche opinione riguardo al nostro bistrattato mondo e salutarci degnamente davanti ad un paio di meritate birre.

Va poi avanti il nostro tour, con prossima destinazione Cosenza. Arrivati nel capoluogo silano, i nostri amici ci conducono in un ristorante situato nel pieno centro della stupenda Cosenza Vecchia, dove veniamo accolti alla grande: ci sentiamo davvero come a casa! Durante l’abbondante cena abbiamo modo di raccontarci le vicende riguardanti le rispettive realtà Ultras, con loro che in materia hanno scritto e continuano a scrivere importanti pagine di storia in Italia.
Oltre ai tanti amici che già conoscevamo, abbiamo l’opportunità di approfondire la conoscenza con Ultras di vecchia data che si sono ricompattati, riprendendo ora le redini del tifo insieme ad altri gruppi.
Tra bevute, risate e cori incessanti vorremmo che queste serate non finissero mai. Dopo la cena, con lo “stordimento” che prende il sopravvento e che fa passare in secondo piano la stanchezza, ci spostiamo nei locali del centro urbano, dove trascorreremo ore ebbre di felicità.

Guardiamo le prime luci dell’alba insieme; e stanchi e ubriachi ci stenderemo sul letto solo intorno alle 08:00. Dopo circa tre ore di riposo ci risvegliamo carichi, pronti per condividere dell’altro prezioso tempo con gli Ultras rossoblu. Dunque, velocemente la doccia e poi di nuovo al bar per una sana colazione a base di birra.
Ci tratteniamo a Cosenza almeno fino ad ora di pranzo e, una volta ringraziato di cuore quanti si sono adoperati per la splendida accoglienza, ci incamminiamo  verso Amantea, cittadina della provincia nella quale è attivo (da quasi trent’anni) l’omonimo nucleo Ultras che sostiene i lupi: non hanno bisogno di presentazioni, chiaramente!
Ci troviamo anche qui, nella sede del gruppo, a brindare alla nostra amicizia, degustando i prodotti squisiti ed autoctoni della terra locale. Insomma, un gran pomeriggio volato fra quattro mura che trasudano di storia Ultras a tutti gli effetti.

Purtroppo il tempo, in queste circostanze, è tiranno: scorre via sempre troppo in fretta; quindi, essendoci accorti che le lancette dell’orologio hanno ormai segnato le 18:00, decidiamo di salutare calorosamente i ragazzi di Amantea, strappando agli stessi la promessa di una visita in Frentania quanto prima. Inoltre, cogliamo l’occasione per porgere gli auguri più sinceri agli “Alkool Group” per i 30 anni di attività.

Il viaggio di ritorno procede spedito e, nonostante la stanchezza, siamo ancora lì a parlare e a raccontarci le impressioni, appena vissute, che il suggestivo weekend calabrese ha suscitato in ciascuno di noi. Varchiamo le barriere del casello autostradale di Lanciano, all’incirca all’01:00 della notte che separa la domenica dal lunedi con tanti chilometri sulle spalle, tanti litri nei fegati, un’infinità di emozioni nei cuori e tanta confusione nelle teste, ma felici ed orgogliosi di come siano andate le cose.
Dalla nostra auto-redatta, dunque, non può che alzarsi forte il grido di ringraziamento all’intera Cosenza Ultrà!

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