Ultima gara esterna del girone di andata per la nostra Virtus che, in terra ligure, affronta lo Spezia. Il calendario vuole che la 20esima di campionato si disputi, inverosimilmente, la Vigilia di Natale. Ma se da un lato il rifiuto dei “Frentani NON tesserati” è netto a tutte le assurde regole imposte da calcio moderno e televisioni, dall’altro la crew (a cui sono particolarmente gradite le trasferte a lunga distanza, quelle ricercate e, per certi versi, poco partecipate dal resto della tifoseria) non può mancare all’appuntamento (il quarto della stagione).

Dunque, all’alba del giorno che si interpone tra “La Squilla” (la ricordiamo, antica tradizione e vanto del popolo lancianese; momento di pacificazione e commemorazione in cui una campana posta sulla sommità della torre civica di Piazza Plebiscito rintocca per un’ora, dalle 18:00 alle 19:00 di ogni 23 dicembre e i cittadini, durante quest’arco di tempo, sono soliti scambiarsi auguri e doni con i loro cari, anticipando di fatto le imminenti festività) ed il Natale vero e proprio, tre volenterose unità del gruppo, accompagnati dall’immancabile pezza giallo-nera, si ritrovano per partire alla volta della città spezzina.

Come da itinerario, alle 05:40 facciamo il nostro ingresso in autostrada, sulla A-14, e procediamo in direzione Bologna. Prima tappa all’area di servizio situata nei pressi della vicina Francavilla Al Mare, dove una nutrita colazione ci permetterà di ricaricare le pile. Alle 06:57 (minutaggio preciso!) apriamo la prima latta di birra della giornata ed iniziamo a “carburare”. Così, tra sigarette varie, alcool e qualche altra sosta effettuata più in là, andremo avanti fino al casello di Parma Fiera. Qui usciamo, come accordato in settimana, poichè alla stazione ferroviaria attendiamo l’arrivo (previsto per le 11:45 circa) di un altro importante “tassello” degli “Effennetì” che ci raggiunge direttamente in treno da Milano. Dopo i saluti e i brindisi di rito, ci rimettiamo prontamente in viaggio sul tratto autostradale che collega Parma a La Spezia. Nel pieno rispetto dei tempi dettati dalla tabella di marcia, optiamo quindi per una fermata intermedia che sfrutteremo per rifocillarci. Ad ogni modo diciamo che, tra le 14:00 e le 14:15, superiamo le barriere del casello e ci lasciamo guidare dalle indicazioni che conducono allo stadio di casa. Cartelli molto chiari, per la verità: addirittura su alcuni di essi vi è riportata la scritta “Tifoseria Ospite”. Dunque, seguirli non è un problema e, nel giro di poco, ci ritroviamo nelle adiacenze dell’ “Alberto Picco”. Notiamo, tra l’altro, un buon movimento di sostenitori bianconeri che, nel frattempo, si recano al campo: massima indifferenza nei loro confronti.

Con l’auto, compiamo due precedenti tentativi prima di incanalarci correttamente all’ingresso del parcheggio riservatoci. Una volta dentro (14:35), osserviamo il notevole spiegamento di forze del (dis)ordine che, per l’occasione, ci sembra piuttosto esagerato. Sta di fatto che due agenti si avvicinano e chiedono se siamo già in possesso dei biglietti per assistere alla gara. Ovviamente rispondiamo di no, ma aggiungendo anche che siamo intenzionati ad acquistarli, benchè sprovvisti dell’odiata carta plastificata. All’inizio constatiamo, da parte dei blu, una certa volontà a farci entrare, tanto che ci viene comunicato di consegnare agli stessi i documenti necessari per la stampa dei tagliandi. Tuttavia, sulla base di quanto già accaduto in altre trasferte e forti delle esperienze passate, aspettiamo prima di cantare vittoria. All’interno del parcheggio attendiamo più o meno un quarto d’ora ed infatti, al loro ritorno, il responso è tutt’altro che positivo: «Ci spiace ragazzi ma, in alcun modo, possiamo venirvi incontro. Seppur in quattro, senza tessera non si accede! Vi apriamo i cancelli, così evitando di porre in bella mostra i vessilli (quali, ci chiediamo?!?!), potete rimettervi immediatamente in viaggio».

Beh, capiamo che la nostra presenza fuori dal settore non è ben accetta, ragion per la quale saliamo nuovamente a bordo della solita utilitaria e ci allontaniamo dalla zona. L’obiettivo, adesso, è quello di cercare un posto tranquillo dove poter seguire le sorti della partita, alla radio, vecchia maniera. Girovaghiamo in macchina almeno fino al 35° minuto del primo tempo e simultaneamente al goal del pareggio della Virtus, ci stanziamo in un locale distributore di benzina. Ci appare sufficientemente significativo il cartello “La Spezia” situato nei paraggi e, di conseguenza, approfittiamo del luogo pure per lo scatto che utilizzeremo come semplice testimonianza della nostra presenza esterna (…l’ennesima!) a supporto del sodalizio rossonero. 3 a 3 sarà il risultato finale e…Avanti Virtus!

A questo punto non ci resta che avviarci sulla strada del ritorno. Il percorso proposto è identico a quello dell’andata, con annessa fermata alla stazione di Parma, dove preleviamo una delle “girls” vicine alla nostra encomiabile truppa. Con immenso orgoglio, tra soste diverse, qualche panino di troppo, tazze, inconsuete fette di panettone e una strana Vigilia festeggiata esplorando la cartina geografica dello stivale, in cinque rientriamo nel Capoluogo Frentano intorno alle prime ore del Natale. Certi di aver, a modo nostro, sostenuto la maglia, rappresentato la città e onorato la pezza, leggiamo con estrema soddisfazione di aver totalizzato altri 1.249 km per la causa.

NESSUNA RESA, NESSUN PENTIMENTO: RIDATECI LA NOSTRA LIBERTA’ DI MOVIMENTO !!! TRASFERTE LIBERE – F.N.T.

La Spezia