Cittadella2Sesta trasferta stagionale per noi “Ultras Frentani non tesserati”, ed il giorno prima di Capodanno la destinazione è il “Tombolato” di Cittadella. Questa volta riusciamo ad organizzare il primo pullmino da nove posti da quando siamo saliti in Serie B: niente più le solite due, tre macchine, ma un comodo furgone per questa lunga trasferta nel padovano di circa 600 km. L’appuntamento è nel nostro solito posto per le sette del mattino, partiamo con una mezzoretta abbondante di ritardo causa i soliti bagordi della nottata precedente, “scompiglio” docet!

Durante il viaggio, nelle varie fermate degli autogrill, incontriamo altri tifosi rossoneri tesserati che non fanno mancare la loro presenza neppure a Cittadella; sono un centinaio scarsi, questa volta anche loro sono senza biglietto per dei problemi al terminale avuti durante la settimana, così le nostre piccole speranze di poter entrare insieme a loro diventano (in apparenza) sempre più consistenti. Il viaggio procede comodo e veloce tra le solite bevute, canti di gioia, “nebbia” in Val Padana e nel nostro pullmino, tant’è che intorno alle 13.30 siamo già nel parcheggio dietro il settore ospiti.

La biglietteria è aperta, così ci dirigiamo subito per il consueto tentativo, visto che non c’è l’ombra di uno sbirro ma solo steward. Lasciamo tutti e 9 i nostri documenti in attesa di disposizioni. All’arrivo dei primi tifosi tesserati tutti fanno tranquillamente il biglietto, così “forziamo” un po’ la mano invitandoli a farli anche a noi. A questo punto, però, entra in scena il solerte ispettore di turno della Digos padovana che si dirige verso la biglietteria per prendere tutti i nostri documenti, di certo non con buone intenzioni. Servirà tutto il nostro autocontrollo e savoir-faire per far capire al dirigente che il nostro è solo un tentativo che facciamo ovunque e che non abbiamo intenzione di entrare con la forza, ma solo di trovare qualcuno che vada oltre le comuni regole che conosciamo benissimo e che ci faccia entrare come già accaduto a Latina, Crotone e Modena, usando un briciolo di buon senso. Purtroppo, però, la risposta è drastica, addirittura ci fanno capire che potrebbe essere un “problema” anche solo restare lì nelle vicinanze (infatti ci vengono ricordati i Padovani daspati a Castellammare di Stabia l’anno scorso solo per essersi presentati senza tessera del tifoso). A questo punto troviamo l’accordo unicamente per restare lì nel parcheggio ed ascoltare la partita alla radio o quantomeno da lì fuori tramite i tifosi rossoneri entrati.

Alla mezzora del primo tempo, col primo boato, si stappano le bottiglie di Montepulciano per festeggiare il vantaggio della nostra Virtus. Cantiamo e ci posizioniamo in una piccola zona dello stadio dove si intravede almeno una delle due porte: Cittadella zero, Virtus uno!

Anche la partita scorre veloce finché, al minuto ottantotto, ci viene fischiato contro l’ennesimo rigore, morale della favola: Cittadella uno, Virtus uno.

A noi piace sognare come gli ultimi ultras romantici e credere che da quelle cancellate siano arrivate fino al campo di gioco tutte le nostre grida, tutta la nostra rabbia per ritrovarci a seguire la partita in quel modo assurdo, colpevoli solamente di amare la nostra squadra e la città e di seguire il nostro credo ed ideale ultras, ma questa volta qualcuno dall’alto ci ha davvero ascoltati ed ha premiato la nostra tenacia: al minuto 94, all’ultimo respiro, Troest porta la Virtus di nuovo in vantaggio: Cittadella uno, Virtus due e autentico delirio nel parcheggio.

A fine partita escono tutti gli altri. Consueti commenti sulla partita e poi di nuovo tutti in viaggio per altre sette ore lungo lo Stivale con una fantastica vittoria in tasca a chiudere un anno ultras pesantissimo per noi, ma che ci ha anche dato parecchie soddisfazioni, con la consapevolezza di essere rimasti tra i pochi in Italia a viaggiare ancora senza tessera. Siamo pronti anche per il nuovo anno 2014 a dar battaglia, avanti ultras frentani.

“Senza se…e senza…ma, la Lanciano Ultras non tesserata”