Domenica 17 febbraio: l’inverno rigido è un ricordo lontano, il sole domina su Bologna e provincia. C’è giusto un filo d’aria fredda, ma sarebbe poi strano il contrario, a pensarci.

È l’alba della 24esima giornata del girone D del campionato Dilettanti. Stadio “Filippetti” di Riale (Zola Predosa): di fronte l’Axys Zola di Roberto Notari (terzo allenatore stagionale, all’esordio casalingo) contro la Pergolettese di Matteo Contini, l’ex difensore di Napoli e Parma che, alla sua prima stagione su una panchina (dopo l’esperienza nelle giovanili) sta realizzando un mezzo capolavoro, comandando la classifica davanti alle corazzate Modena e Reggio Audace.

Ipoteticamente la classica sfida Davide contro Golia (i locali sono in piena zona playout), ma nel calcio, specie quello minore, le sorprese son sempre dietro l’angolo.

Da Crema arrivano in tanti, tantissimi: per inseguire il sogno promozione e ritrovare quella serie C che manca da ormai sette anni. Precisamente dal 2012: quando dopo un campionato di metà classifica, dell’allora Lega Pro Seconda Divisione, la società cremasca chiuse i battenti per dissesto economico, pratica all’ordine del giorno in quelle categorie (e non solo). Erano ancora i tempi in cui alla società gialloblù ci si riferiva col nome di Pergocrema, la seconda squadra del centro cremasco in termini anagrafici (nata nel 1932, dopo i bianconeri del Crema), ma capace di attirare, da sempre, le maggiori simpatie del tifo cittadino, e dalle cui ceneri nacque l’oggi Pergolettese.

Sempre erede della vecchia Pergocrema, beninteso: squadra dalla grande tradizione e dall’incredibile seguito, un piccolo miracolo di provincia, inspiegabile dato il ristretto bacino d’utenza (34 mila abitanti), sordo non solo alle sirene delle vicine milanesi, ma anche della Cremonese, rivale numero uno. In città, come detto in precedenza, la passione calcistica si divide tra l’altro con un’altra squadra (il Crema), che per un curioso scherzo del destino, in giornata, gioca in casa contro il Modena secondo, con la possibilità quindi di dare una mano indiretta ai rivali cittadini.

Dicevamo del tifo della Pergo: in ottime unità, come sempre. Un buon mix tra modello italiano (riconoscibile nei mega bandieroni) e d’Oltremanica (con cori all’inglese, molto vocali e con pochi battiti di mani, più pezze in pieno stile hooligan), che sull’onda della strepitosa stagione invade la piccola tribunetta del “Filippetti”, a pochi chilometri dall’Unipol Arena di Casalecchio.

I cori a favore dei gialloblù si sprecano: ma anche quelli contro la concittadina (“e chi non canta va a vedere il Crema”) e la grande rivale Cremonese (“chi non salta è cremonese”) non mancano. Su quest’ultima, in particolare, i fans della Pergo insistono: a ribadire totale autonomia dal capoluogo, rimarcando la linea indipendentista e filo-piacentina, in quello che è il derby più interessante e vivo dell’Emilia Lombarda (o Lombardia Emiliana, se preferite).

Il pubblico casalingo, a stretto contatto con gli scatenati ospiti, mugugna in più occasioni (“ma non smettono mai di cantare?”), dimostrando una scarsa dimestichezza con il modo ultras di intendere il calcio: la rottura della convivenza forzata, date le piccole dimensioni dell’impianto, avviene quando al vantaggio ospite viene acceso un fumogeno, che oltre a far innervosire diversi presenti attira pure l’attenzione delle vicine forze dell’ordine; nasce una discussione accesa, che vede diretto protagonista anche un distinto supporter locale, con la cosa che però non degenera, facendo rientrare presto il tutto ad una situazione di normalità.

Nell’intervallo, il vicino bar locale è preso d’assalto dai supporter cremaschi, che si divertono tra birre e similari in un clima goliardico e disteso, con la presenza anche di diversi locali.

E sul campo, come va? Bortoluz porta in vantaggio la Pergo, che protegge lo 0-1 senza troppi problemi: l’Axys ci prova, ma invano, confermando tutti i limiti già dimostrati ampiamente dalla classifica. Il triplice fischio è solo l’inizio della gioia per gli ospiti: la notizia che arriva da Crema, e che vola veloce di bocca in bocca (cit.) è la ciliegina finale sulla torta.

Il Modena non è andato oltre il pareggio al “Voltini”: la Pergo è ora prima a più sei, con possibilità concrete di fuga. Il ritorno verso la Lombardia, per i tifosi gialloblù, è tanto lungo quanto dolce: con i cugini del Crema che, per una volta, vengono idealmente portati in trionfo.

Stefano Brunetti