Dopo alcuni pezzi dedicati agli stadi torno a proporre uno scritto dedicato alla Golden Age del football andando a scoprire la “Football League Review”. Durante la stagione 65/66 il Management Committee della Football League diede il via ad un esperimento commerciale. Rilevarono la pubblicazione “Soccer Review” allora usata da 34 clubs di Football League come un extra per il club programme, la trasformarono in “Football League Review” e decisero di investirvi sia graficamente sia a livello di contenuti in modo di fare si che nel giro di 2/3 anni tutte le squadre di F.L. l’avrebbero accolta nel proprio programme. La F.L. infatti voleva dare vita ad un mezzo che arrivasse a più tifosi possibili, dove si spiegavano i programmi, le idee, le attività dell’organo calcistico oltre a coinvolgere gli appassionati con varie rubriche.
La rivista, che tanti collezionisti avranno trovato all’interno di molti programmi tra il 1966 ed il 1975, migliorò anno dopo anno aumentando le rubriche, la grafica, i servizi ed il colore. Punti fissi erano gli articoli dedicati ad arbitri, managers, giocatori ma anche al “tifoso della settimana” o alla visita ad un club (la rubrica si chiamava “Club call”) con presentazione del board, dello stadio, storia dello stemma. La posta dei lettori (rubrica “Post bag”) arrivò a ricevere migliaia di lettere settimanalmente mentre rubriche fisse come “League view” o “Editor’s view” alternavano prestigiose firme con articoli e commenti dei Directors della federazione. Dalla fine della stagione 66/67 il giornalista Bryon Butler (autore di molti libri sul football)iniziò a scrivervi regolarmente, la copertina divenne a colori ed all’interno aumentarono le foto di squadre o giocatori.
Proprio il materiale fotografico fu un cavallo di battaglia della “F.L.R.” che assegnò il compito di fotoreporter a colui che ritengo un genio della fotografia calcistica ovvero Peter Robinson (autore del meraviglioso volume “Football days” che raccoglie immagini di 30 anni della sua carriera). Robinson girava in lungo ed in largo l’Inghilterra catturando immagini dentro e fuori gli stadi con una originalità ed una innovazione unica per quei tempi; le squadre venivano immortalate sedute in tribuna o negli spogliatoi invece che sulla tradizionale panca, i managers mentre palleggiavano o mentre giocavano a golf invece che rigidi con le braccia conserte. Non mancavano gli scatti dedicati a fasi di gioco o ai singoli giocatori ma anche i tifosi con Robinson diventavano protagonisti meritando curiose immagini così come i “Bobbies” in servizio o i raccattapalle. Il pubblico era affascinato dalla veste grafica e le foto delle squadre, sia che fossero in 3a o 4a copertina che nella pagina centrale, venivano collezionate come mini posters. La F.L. vendeva la rivista ai clubs a prezzo di costo e copriva le altre uscite grazie alle aziende che vi facevano pubblicità come Park Drive, Player’s, Woodbine, Wills per sigari e sigarette, Ford UK e Vauxhall automobili, Bell’s whisky, Watney e Double Diamond birre, Texaco ed Esso, Gillette e Wilkinson. Durante il periodo di massimo splendore la “F.L.R.” riuscì a collaborare con una ottantina di clubs e si stima che i lettori regolari superassero i 300.000. All’inizio della stagione 71/72 cambiò il nome in “League Football” pur mantenendo impostazione contenuti della precedente testata ma già dalla stagione successiva si iniziarono a sentire i sintomi di una certa “stanchezza” che porterà la rivista a chiudere nel 1975 la collaborazione con i clubs che ancora la ospitavano. Le cause principali furono un sostanziale calo degli sponsors, l’inizio della diffusione di programmi di varie dimensioni tipico della prima metà dei 70’s (ricordate l’effimera, per fortuna, moda dei progs tipo tabloids lanciata dal Derby County?) e quindi non più capaci di ospitare all’interno la “F.L.R.”, la diffusione di varie riviste sul football. Resta comunque un bel pezzo di memorabilia (ne posseggo un centinaio), discretamente reperibile, il costo è quello dei programmes del periodo o anche meno se ci si imbatte in blocchi e personalmente la ritengo validissima soprattutto per le foto a colori di squadre, giocatori, stadi, protagonisti vari eseguite da quel genio di Robinson.
N.B. Nella foto sopra il libro “Football Days” di Peter Robinson un libro che non deve mancare ai fanatici come voi di calcio inglese. di Gianluca Ottone

[Fonte: UK Football please]