E sarà A2, quindi. Una decisione sicuramente sofferta, non una conseguenza derivata da una sentenza sportiva, ma comunque figlia delle difficoltà di portare avanti, in questo momento storico, una piccola realtà come la nostra su palcoscenici così importanti e del coraggio di ammetterlo.

Inutile stare per l’ennesima volta a guardarsi indietro e affrontare il tema del perché la nostra sia rimasta una piccola realtà e, pur in mezzo a grandi soddisfazioni, non sia riuscita a prendere il volo in maniera definitiva: ne abbiamo parlato molto e deprimerci nei rimpianti serve soltanto a mancare di rispetto a chi in questi anni ha dovuto veramente subire un lutto sportivo, con le proprie squadre scomparse, come del resto è successo alla nostra città vent’anni fa.

Ma non possiamo che chiedere – come annunciato nelle nostre scorse righe – che questa autoretrocessione serva per correggerli una volta per tutte quei difetti che negli anni ci hanno accompagnato e che venga data alla nostra Società un’organizzazione tale che non ci si ritrovi più in futuro a dover affrontare scelte che potrebbero anche essere molto più gravi e definitive.

Ed eccoli i punti che abbiamo suggerito per il progetto che pretendiamo venga messo in atto. Li mettiamo nero su bianco, a futura memoria:

1. Gestione della Società come se fosse un’azienda e non come un’autogestione ad avanza tempo di persone, sì volenterose e capaci, ma costrette a dedicare ad essa i propri ritagli di tempo; nomina quindi di un direttore generale, che decida e che risponda solo al Consiglio e continuazione del lavoro di Marketing iniziato la scorsa estate.

2. Collaborazione definitiva con gli Enti Locali e con le Associazioni di Categoria e l’apertura di un punto vendita di merchandising per aumentare la presenza del Pistoia Basket sul territorio. Di conseguenza una riforma statutaria della Società stessa o del Consorzio, per agevolare la partecipazione dei privati che volessero contribuire economicamente alla vita del Club.

3. Riforma radicale della politica dei prezzi di biglietti ed abbonamenti per riavvicinare i tifosi persi negli anni, con particolare riguardo ai ragazzi.

4. Investimenti sul settore giovanile, non necessariamente per “sfornare i campioni del domani” ma proprio semplicemente per avvicinare i bambini al basket e alla squadra, aumentando la base di appassionati e tifosi.

5. Chiarezza alla piazza e aggiornamenti costanti sull’andamento del progetto, per soffocare le leggende ed aiutare coloro che sono più vicini alle vicende del Pistoia Basket a smentire le menzogne che negli anni si alimentano.

Infine un appello al popolo biancorosso affinché si unisca a Noi per vigilare su questi ed altri punti che vorranno essere intrapresi.

Di tornare a remare tutti nella stessa direzione, lasciando perdere polemiche e risentimenti.
Di tornare ad unirsi come fino a qualche anno fa, dove grazie alla nostra spinta sono stati raggiunti traguardi inimmaginabili.
Di riempirsi di orgoglio e di far vedere che il senso di appartenenza è più forte delle vittorie e delle sconfitte.
Di dimostrare che non è una categoria che dice chi siamo.

Ci vediamo sugli spalti, sciarpa al collo e petti gonfi!