“Che bello è…”, per parafrasare il famoso coro, quando uno stadio si popola di passione. Qualsiasi stadio, che sia il “San Nicola” o un qualche campetto di periferia. La gente, il colore, le urla, i cori, tutti elementi emozionanti ed indispensabili per rendere una partita degna di essere chiamata tale. Certo poi quando a scandire a gran voce questo amore sono oltre 30.000 persone, il tutto diviene ancora e innegabilmente più bello.
Quella che si gioca a Bari è una sorta di classica del calcio italiano. Tra Serie A e B ho visto così tante volte incrociarsi i locali con l’Ascoli che è difficile persino quantificarlo. A rendere memorabile questa occasione specifica, è la curva stracolma nella sua parte superiore e una tribuna est che non sfigura, tutto incentivato da una squadra che, fin qui, sta onorando la città che rappresenta, meritando senza indugi il calore di questo pubblico e di questa gente.
Una bella giornata soleggiata mi accoglie in questo sabato pomeriggio, calcio d’inizio fissato alle 16:15 che paradossalmente è persino più comodo delle 14 in cui iniziano tutte le altre altre gare di Serie B. Bella come sempre la sciarpata iniziale che fa da scenario all’entrata in campo dei giocatori. La Curva Nord anche oggi si rivela una pedina fondamentale nello scacchiere biancorosso, con una prestazione massiccia nei toni e colorata, che mostra buona continuità per tutti i novanta minuti, anche se poi in campo la squadra non riesce ad avvalersi di questo fattore ambientale. Le tante bandiere alternate ad un muro umano da cui scaturiscono splendide manate e cori a ripetere che rendono incandescente l’atmosfera, specie quando la squadra preme in cerca del pareggio. Alla fine però nulla di fatto, s’impone a sorpresa l’Ascoli, rimanendo accostata al treno dei playoff anche se ancora a debita distanza, mentre il Bari perde la vetta seppur rimanendovi a stretto contatto.
Per concludere con il settore ospiti, non sfigurano affatto i circa 200 tifosi bianconeri al seguito del Picchio (sono esattamente 204, secondo il dato ufficiale del botteghino). Con un tamburo cercano di farsi sentire in una situazione non di certo facile per loro, eppure fanno fino in fondo la loro parte, soprattutto nei cori prolungati che rappresentando l’acme nella loro prestazione odierna. Tante pezze e tante bandiere restituiscono un tocco di colore sicuramente positivo, mentre, aiutati anche dalla prestazione gagliarda dei loro ragazzi in campo, il loro entusiasmo si trascina con continuità fino alla fine della partita e oltre.
Per ragioni di diritti d’immagine, limitiamo la galleria alla sola immagine di copertina dei tifosi baresi, messa gentilmente a disposizione dall’ufficio stampa del Bari. La foto ascolana, come si evince, proviene dall’archivio personale degli ultras bianconeri.
Massimo D’Innocenzi