14.696 spettatori (7.154 abbonati, 313 tifosi ospiti). Il dato conferma una consolidata certezza. Nonostante una squadra non all’altezza delle ambizioni della piazza (che sogna e merita di tornare in serie A), lo zoccolo duro risponde presente e, statistiche alla mano, risulta il pubblico tra i più numerosi della cadetteria.
Si gioca in un sabato pomeriggio in cui va in scena un grande classico della B. Bari e Cesena si sono incontrate tante di quelle volte, che nei miei ricordi sbiaditi persiste la partita al San Nicola della stagione 1993/94. Sono eventi dirimenti che un tifoso non può rimuovere: il Cesena passa a Bari grazie a un goal dell’ex Calcaterra. Un suo gesto irriguardoso nei confronti della tifoseria scatena un gran putiferio in campo e anche fuori e a distanza di quasi trent’anni, i rapporti tra le due tifoserie rimangono tutt’altro che idilliaci.
Nel caso della Nord, i soliti bandieroni a fare bella mostra al centro della balconata, impatto visivo globale sicuramente imponente. La prova complessiva può ritenersi buona, lontana dagli standard massimi che sono nelle sue corde e che potenzialmente potrebbe raggiungere, ma che è comunque di tutto rispetto, specie considerando che parliamo di una tifoseria sofferente e delusa dalla situazione calcistica attuale, ben lungi da quel che una piazza importante come Bari meriterebbe.
Parere del tutto personale, cesenati numericamente buoni, non gli si poteva chiedere di più. Buona anche la loro prestazione. Forse vocalmente non hanno espresso quanto potevano, a causa del San Nicola già di per sé dispersivo e dove è difficile farsi sentire quando la tifoseria locale è in buona. Proporzionalmente all’andamento delle due squadre, che lottano per i playoff, entrambe le tifoserie compiono fino in fondo il proprio dovere, non venendo meno al principio che l’ultras segue la squadra a prescindere, cercando di dimostrare qualità al di là dei numeri, che rimangono sempre e comunque un fattore importante per quanto non fondamentale. Queste realtà ultras, in questa seconda serie, ci stanno con pieno merito e forse proprio in ragione della tradizione che esprimono con continuità negli anni, meriterebbero anche qualche gratificazione in più. Gratificazioni che la neopromossa Cesena può attendere con più pazienza ma che Bari, logorata da anni di campionati nella media, avrebbe bisogno di riassaggiare con più urgenza.
Testo Massimo D’Innocenzi
Foto Tess Lapedota per Passione Bari Radio Selene