Bari-Gela la ricorderò soprattutto perché, dopo 12 anni esatti, ritrovo questa squadra e la sua tifoseria ma mai avrei potuto immaginarla calcare il campo e i gradoni del San Nicola. Rispolverando vecchie foto, mi sono andato a rivedere l’arrivarono del manipolo di ultras gelesi del Vecchio Stile in un paese alle porte di Bari, in pieno periodo estivo in quello che era il vecchio campionato di C2.

Ricordo ancora la loro trasferta, una traversata quasi oceanica fatta in auto nella lontanissima Puglia e ricordo, nonostante il duro viaggio, anche la loro presenza rumorosa e la scritta che lasciarono fuori l’impianto di gioco, oggi molto sbiadita ma ancora presente.

Preferisco ricordare questo dei Gelesi, non i tira e molla che hanno caratterizzato la presenza della loro compagine quest’oggi, in dubbio fino all’ultimo per una di quelle crisi che ormai sono diventate così ricorrenti nel calcio da averci fatto la tristissima abitudine.

Gli Ultras questa volta non ci sono. Mi affaccio verso il parcheggio del settore ospiti domandandomi che ne sarà stato della gente conosciuta dodici anni fa e a cui mandai le fototifo, se indomitamente continua a seguire la squadra di calcio ma, come prevedibile, nessuna presenza di sostenitori in loco. L’interno del settore ospiti quindi, appare desolatamente vuoto, nonostante la ribalta di un palcoscenico che molto probabilmente la Gela calcistica non vedrà mai più, considerando che la squadra barese viaggia spedita verso la Serie C e i siciliani stanno lottando strenuamente affinché il proprio sodalizio superi questa fase critica. 

Mai come in questa stagione si è visto così spesso il settore vuoto in quel di Bari, in barba al richiamo che la nobile decaduta avesse da offrire. Oggi la giornata è di quelle piacevolmente soleggiate, favorita anche dal cambio d’orario che ha allungato sensibilmente le ore di luce e la possibilità di godere del bel caldo primaverile.

Sugli spalti solita presenza che si aggira intorno alle 10.000 unità, con la Curva Nord che purtroppo appare ancora una volta poco unita, non riuscendo a compattare al meglio le sue anime all’interno di un settore così dispersivo. Ciò non fa comunque perdere qualità nel tifo, seppur sicuramente l’impatto visivo dalla lunga distanza non sia dei più affascinanti. 

Belli i bandieroni sempre al vento che colorano vistosamente la Nord, molto rumorosa e protagonista di un tifo continuo, fatto da cori a ripetere potenti, numerosi battimani e tanto movimento a contorno di un’ottima prestazione ultras.

In campo vittoria di cuore del Bari riuscito a ribaltare il risultato, vittoria ottenuta soprattutto grazie a questa Curva che, incurante dello svantaggio, non ha mai mollato ed ha anzi rilanciato con una prova maiuscola proprio nel momento del bisogno.

Massimo D’Innocenzi