La sfida fra Bari e Mantova manca dalla stagione 2008/09, quella che portò il Bari In serie A, praticamente un’altra era geologica. In mezzo sono passati circa quindici anni e nessuno si sarebbe aspettato, in questo lasso di tempo, di ritrovarsi invischiati tra serie D, C e nuovamente B con alterne e scarse fortune perché Bari, come città e tifoseria, meriterebbe probabilmente qualche soddisfazione in più. Purtroppo il calcio anche questo e forse bisogna, se non arrendersi, almeno adeguarsi all’idea che piazze meno meritevoli per numeri e storia navighino stabilmente in Serie A, d’altro canto investire e programmare deve essere anche più facile, laddove meno esigente è la tifoseria, minore è la fame di vittoria; considerando infine che le entrate al botteghino sono ormai da anni superate da quelle televisive, si capisce come spesso irreversibili siano le crisi delle nostre realtà storiche tutt’appannaggio di quelle minori.
L’ennesima dimostrazione della forza della fede biancorossa la si ha anche oggi laddove, secondo i dati ufficiali della società, sono 14.003 gli spettatori di cui 7.154 abbonati. Niente male considerando anche una tifoseria delusa dalla situazione venutasi complessivamente a creare e non di meno amareggiata per un inizio di stagione non all’altezza delle aspettative. Bello l’impatto visivo della Curva Nord, che appare bella piena nella sua parte superiore e pure rumorosa, con la voce perentoria che si leva anche per censurare quanto da tempo non è più disposta ad accettare. Finalmente però la squadra in campo offre una prova degna, portando a casa i tre punti e incentivando di rimando la prova, decisamente positiva, degli ultras.
Da Mantova, sempre secondo i dati ufficiali, sono 254 i tifosi giunti a sostegno dei virgiliani; un numero considerevole vista la distanza. Bella trasferta per loro al “San Nicola”, uno stadio iconico del nostro immaginario calcistico da Italia ’90 in poi. I biancorossi lombardi, perciò, non vogliono sfigurare in questo scenario e posizionandosi nella parte inferiore, offrono una prova di buona compattezza e tifo, anche sotto di due goal. Nel complesso si vede una tifoseria in forma, con belle pezze e bandiere a conferire colore. Nella mia storia non li ho mai incrociati prima di questa stagione e la grande curiosità data dalla loro presenza, può dirsi ampiamente soddisfatta. Al pari dei lecchesi nella scorsa stagione, potrebbero essere la gradita sorpresa di questa serie B in cui tornano dopo tanto tempo, determinati perciò a dimostrare di meritarla e si spera coadiuvati da una squadra più reattiva sul rettangolo di gioco.
La cadetteria è sempre lunga e complicata ma le premesse per ben continuare ci sono tutte, da una parte e dall’altra.
Testo Massimo D’Innocenzi
Foto SSC Bari, Tess Lapedota



