Lo Stadio San Nicola accoglie gli attori della gara fra i locali e la Ternana con 38.800 spettatori. A ragion veduta si può dire che i veri attori protagonisti siano loro e non i ventidue in campo. L’unico amarissimo risvolto della medaglia, che inficia la splendida cornice di pubblico, riguarda l’assenza del tifo organizzato rossoverde: solo una decina di persone nel settore ospiti dove a pesare è stata l’infausta scelta delle autorità di consentire l’acquisto dei tagliandi solo ai possessori della tessera. Sembra assurdo solo pensarci, a distanza di anni dal trionfale annuncio del Protocollo del 4 Agosto 2017 con cui lorsignori parlavano del superamento della tessera che all’atto pratico, e nella migliore delle interpretazioni, si è rivelato tutt’al più una sua smaterializzazione. Come se non bastasse si gioca di venerdì, giornate e orari bislacchi che sono il classico strascico di questo calcio moderno a cui purtroppo i tifosi non possono far altro che rassegnarsi, facendo quel che possono per esserci, tanto che evidenti e innumerevoli saranno quest’oggi gli arrivi anche a partita iniziata.

Se la partita del tifo, come detto, è parzialmente mortificata dall’assenza di confronto tra settori, comunque interessante si rivela lo scenario iniziale con la tradizionale sciarpata, sempre bella a vedersi anche se i riflettori lasciano alquanto in ombra gli spalti. Il boato dello stadio compensa ampiamente le lacune strutturali, soprattutto nei primi minuti quando la Curva, con l’aiuto dell’intero stadio, riesce a trasmettere in maniera perentoria agli undici in campo la voglia di vincere amplificata da migliaia e migliaia di voci. Anche se poi al netto dei sogni, c’è da fare i conti con la realtà e con una squadra avversaria davvero tosta, che si difende molto bene senza disdegnare qualche sortita in avanti.

L’entusiasmo si spalma su tutti i 90 minuti, conditi da un sostegno molto intenso, che cala inevitabilmente nel finale di una partita che non si schioda dallo 0-0 iniziale con cui poi si concluderà. Nel corso della partita sono tante anche le torce accese, colore rafforzato ulteriormente dalle tante bandiere: Curva Nord e pubblico barese in genere, assolutamente lodevoli e non ci si può chiedere cosa possa accadere ancora se questo sogno cominciasse ad assumere i contorni della realtà. Anche se la domanda più fastidiosa, persistente è quella che riguarda la fine di questi insensati divieti e con essi l’inizio di un percorso virtuoso anche da parte delle istituzioni calcistiche. Oltre che addossare costantemente ai tifosi colpe proprie e anche altrui, sappiano a loro volta farsi carico delle responsabilità a cui sono chiamati, fra cui quella minima di predisporre uno straccio di servizio d’ordine (per cui sono pagate), permettendo anche alle tifoserie ospiti di assistere alle partite senza alibi o tessere di sorta.

Massimo D’Innocenzi
Foto gentilmente concessa dal Bari